Pensione: posso ottenere un assegno più alto se riscatto i buchi contributivi? Si, ma il tempo stringe - liberodiscrivere.it
L’ottenimento dell’anzianità necessaria a ricevere l’assegno pensionistico pone dinnanzi a dubbi e interrogativi: ad esempio, si può ottenere di più riscattando i buchi contributivi? La risposta è affermativa, ma il tempo a disposizione davvero poco.
La pensione è un traguardo importante per ogni lavoratore, simbolo di una vita di impegno e dedizione. Non tutti però sono al corrente che la legge offre delle opportunità per ottimizzare l’importo dell’assegno pensionistico. Tra queste, spicca la possibilità di riscattare i buchi contributivi, un’azione che può incidere notevolmente sull’ammontare della pensione. È fondamentale agire con tempestività, poiché i tempi sono limitati.
L’INPS offre la possibilità di riscattare, in modo parziale o totale, i periodi non coperti da contribuzione, fino a un massimo di cinque anni. Questi devono essere successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al 1° gennaio 2024, come disciplinato dall’articolo 1, commi 126 – 130, della legge del 30 dicembre 2023, n.213.
Questa opportunità è rivolta a chi è iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle gestioni speciali per lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. Per accedere al riscatto, è necessario non avere anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non essere già titolari di pensione.
Il processo consente di riscattare i periodi indicati, anche non consecutivi, fino alla misura massima di cinque anni. Questo offre una grande flessibilità, soprattutto per chi ha avuto carriere lavorative frammentate o ha trascorso periodi all’estero. Per la procedura amministrativa, l’INPS ha fissato un termine di 85 giorni dalla ricezione della domanda completa di tutti gli allegati necessari, un lasso di tempo ben superiore ai trenta giorni previsti dalla normativa generale sui procedimenti amministrativi.
Questa possibilità va colta immediatamente dai tantissimi lavoratori che in questi anni di difficoltà hanno dovuto affrontare periodo di stacco molto lunghi tra un incarico e un altro. Una situazione che potrebbe sembrare eccezionale, ma che in realtà per tutta una serie di ragioni è più comune di quanto si pensi, soprattutto per chi attualmente si trova molto distante dalla soglia anagrafica prevista per l’ottenimento della pensione.
È cruciale sapere che c’è tempo fino al 31 dicembre del 2025 per presentare la domanda all’INPS. Questo lascia ancora qualche anno per valutare con attenzione questa opportunità e pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico. Il riscatto dei buchi contributivi è quindi una preziosa chance per migliorare le condizioni economiche della propria pensione, richiedendo però una precisa attenzione ai termini e una corretta pianificazione finanziaria.
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