In aereo c’è una cosa che cambia e la scienza ha una spiegazione precisa per questo fenomeno preciso.
Chiunque abbia viaggiato in aereo almeno una volta sa che l’esperienza gastronomica a bordo raramente corrisponde alle aspettative.

I piatti, spesso presentati con cura, finiscono per sembrare insipidi o poco invitanti, lasciando un senso di delusione. Non si tratta solo di una questione di qualità o preparazione: il motivo è molto più complesso e ha radici nella scienza. L’ambiente della cabina, con le sue condizioni particolari, agisce direttamente sulla nostra percezione del gusto. Ciò significa che anche il miglior chef del mondo avrebbe difficoltà a ricreare, a 10.000 metri di altezza, la stessa esperienza che potremmo avere a terra. E conoscere il perché di questa alterazione può cambiare completamente il modo in cui ci approcciamo ai pasti in volo.
Perché il cibo in aereo sembra sempre meno buono
Viaggiare in aereo è un’esperienza comune a molti, sia per motivi di lavoro che per piacere. L’aspettativa per il servizio a bordo, in particolare per il cibo, è spesso elevata. Tuttavia, la realtà può risultare deludente. La scienza ci fornisce delle spiegazioni sorprendenti su questo fenomeno.
Uno studio commissionato da Lufthansa ha scoperto che il cibo perde fino al 30% del suo sapore quando consumato in volo, a causa delle condizioni ambientali uniche della cabina. La percezione dei sapori è influenzata da gusto e olfatto, con i recettori nelle papille gustative e nella cavità nasale che giocano un ruolo cruciale. Tuttavia, la bassa pressione atmosferica e l’umidità ridotta tipiche delle altitudini di crociera compromettono questa esperienza multisensoriale, riducendo la nostra capacità di percepire i sapori.

Le condizioni di volo influenzano diversamente i gusti: salato e dolce risultano meno intensi, mentre aspro, amaro e piccante sono meno affetti. L’umidità estremamente bassa e il rumore costante dei motori dell’aereo alterano ulteriormente la nostra esperienza culinaria, modificando la percezione del gusto.
Alcune compagnie aeree hanno tentato di migliorare l’esperienza culinaria dei passeggeri introducendo piatti ricchi di umami, noti per essere meno influenzati dalle condizioni di volo. Tuttavia, non tutte le iniziative hanno avuto successo, come dimostra l’esperimento dei panini al parmigiano che hanno diffuso odori sgradevoli nella cabina.
Queste scoperte scientifiche offrono una spiegazione affascinante su perché l’esperienza gastronomica in volo può essere meno soddisfacente delle aspettative e sottolineano le sfide uniche che le compagnie aeree devono affrontare per soddisfare i palati dei passeggeri.