Tre note
nere acute gridano,
risuonano di mare,
profumano,
una sigaretta brucia,
in silenzio è cenere,
mare dentro il mare
dell’anima,
aggrappata a un profumo
- tra limoni e tamerici,ginestre e calendule –
ascolta,siedi un attimo,
qui,sopra i miei anni logori,
facciamo l’amore
senza chiederlo,
diverso, interminabile,
gli occhi chiusi sui segreti
dell’anima,
le mie domande le tue
svanite,inutili,
dietro quella porta
le nostre voci
invecchiano,
qui nel silenzio ci beviamo
sguardi, carezze umide,
illusioni e certezze.
Una mela rossa si divide
e rotola dal vassoio
in questa stanza onirica,
- pareti d’ambra, opale e zaffiri,
luce prismatica -
io ho cicatrici profonde incancellabili,
accarezzo i tuoi pensieri
solo un attimo,
accarezzo il tuo oggi, già ieri,
senza leggerlo,
dietro quei muri
hai appeso una luce,
una storia
nuda e fragile,
un dono che ho frainteso,
arrogante,
tu sei la vita,
io nasco qui,
perdonami.