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E’ dolce la metà di me
che svanisce come tepore di ultima estate
in orizzonti di calura
sulle cime dove lo sguardo si arresta
a riposare tra ombre di verde scuro
in nascondigli di luce.
E’ dolce come miele di acacia
la metà di me,
ha solo un fondo di mandorle amare
e ripensamenti.
Il tepore del nido
la notte repentina e solitaria raggela
nel bagliore freddo di stelle
lontane.
Filtra la prima luce
in palpebre indecise
tra riflessi cangianti
di gocce di rugiada.