A metà secolo,
dall’Elba s’emigrava
per carestia di pane,
A fine secolo,invece,
Giuliana se n’è andata
per correr dietro all’arte
e all’ arie delle note,
ed anche in cerca d’aria.
In salotto dorme
lo strumento a coda
e i martelletti russano.
Padri e Madri, della domus
per anni animatori,
sono ora anime astemie.
Non mi risulta
ci si inebrii in Paradiso
e il vino inacidisce
dentro al mobile intarsiato.
L’accordatore tarda
e Giuliana, la pianista,
cambiato lo strumento,
suona il cembalo
per la gente catalana.
Un galleggiante goccia
dal terrazzo della casa madre.