Francesco Brunetti (AISEOP) - PRIGIONIERO DI PAROLE

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Titolo PRIGIONIERO DI PAROLE
Autore Francesco Brunetti (AISEOP)
Genere Poesia      
Visite 2903
Escono fili viola dai pensieri,
fuggono da ondate di calura,
precipitano pastelli di colore,
si rincorrono origami di luce,
la luce si irradia e si nasconde
alla ricerca di uno sfinimento:

il corpo è prigioniero di parole.






PS: Un garbato e critico commento di una lettrice mi ha stimolato ad una riflessione e ad una precisazione che mi permetto di inserire qui (spero di non abusare):
"di solito ,a torto o a ragione, quando scrivo non penso se abbia o meno un senso,seguo l’impulso....tuttavia provo ad analizzare:
il corpo è prigioniero di parole a mio avviso può essere letto in tanti modi...il mio modo(modi) di leggerlo in questo momento(non è detto che sia quello più condivisibile)è che il corpo (la parte fisica di noi) genera parole (inteso come atti,gesti,tentativi di interagire con il mondo) di cui è prigioniero perchè non riesce a liberarsene come fossero spesso dei fardelli e insieme genera parole (inteso nel senso di creazioni dello spirito,fantasie,desideri,aspettative -come la prima parte della poesia esprime -) di cui è prigioniero perchè vittima della irrealizzabilità,fugacità,infinitezza delle stesse che lo fanno sentire "inadeguato" e creano come una dolce e dolente "nostalgia".
Sono consapevole che quanto sopra non "giustifica" la poesia....(sicuramente la poesia è inadeguata alla dedica)

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