Quella luce che attraversa il giorno
come la lama il ventre della mela,
inappagata, appassionata, insonne,
acqua dolce su labbra bruciate,
carezza d’onda esausto sulla riva,
polpa di fico e nettare di uva
a dissetare i passi stanchi a sera.
Illusione d’amore necessaria,
gemma di scorza scagliosa e dura,
calore di linfa liberata,
bacio d’aria e di sole,
aria pura.
Sotto il gelo di zolle inaridite
il profondo fluire della vita,
magma di fuoco
che brucia ogni paura.
Notte visionaria, appassionata,
notte di poesia piena di vita,
labbra morse,
furore delle dita,
occhi chiusi,
ciechi, sigillati.
Il mondo è dentro,
energia infinita.
Luna bianca
accarezzi la rugiada,
dài luce ai vetri
in giardini chiusi,
illumini di neve
questa estate.
Accarezzo le arsure
di una notte greve,
parlo con un filo di voce,
a te mia luna,
io stella caduta.