Passato il tempo
delle corse a perdifiato
lungo i sentieri
gialli di ginestre:
gonne scozzesi
svolazzanti al sole,
calzini corti,
ginocchia sbucciate;
passato il tempo
dei turbamenti,
dei repentini rossori,
degli sguardi e dei sogni:
le ore con le amiche
a discorrer di niente,
acrobata in bilico
tra il pianto ed il riso;
passato il tempo
dellamore saziato,
della vita mangiata
come uva matura:
le veglie china sulla culla,
il sonno che divora
anche i pensieri,
il latte che urge nel petto.
Oggi coltivo i germogli
di nuova esistenza:
i ragazzi lontani,
una figlia bambina per poco,
io e lui amanti più quieti.
Mi consolo scrivendo...