Il mare ti lambisce
come l’innamorato
il suo oggetto d’amore,
accarezzandoti
i fianchi sinuosi
e penetrando
i tuoi anfratti segreti;
poi ti regala
orizzonti di luce,
scaglie di sole bagnato,
chiasso di gabbiani
nel cristallo del cielo.
E quando le tamerici
sono in fiore
e la posidonia
costruisce
sulle tue spiagge
le sue brune colline,
più forte si sente
nell’aria
il gusto di salsedine
e nitido diventa
il mormorio dell’acqua
che culla i ricordi:
così i giorni trascorsi
seminano
quelli presenti,
non sono inghiottiti
dal pozzo infinito
del nulla.