Sei tenero attento,
ricolmi di pensieri
carezze parole
il vuoto
che la banalità
del quotidiano
ha creato fra noi.
Il merito è
di certe mie foto
di ragazza
per caso
ritrovate:
pelle di pesca
lunghi capelli
mossi dal vento
occhi di mare
persi lontano
labbra di fragola.
Londa del ricordo
dei ragazzi che fummo,
dei progetti, dei sogni
delle ingenue speranze
di capovolgere il mondo,
ti investe e travolge,
scioglie il grumo
del detto e non detto,
dei giorni sprecati
a sfidarci testardi.
Ti immergi nel mio sguardo,
risali la corrente
del tempo trascorso,
riannodi la fune già lisa
del tuo amore per me.
Mi ritrovi infine
nella donna di oggi:
terra feconda
di mèssi già bionde,
fiore che attende rugiada,
faro travolto
da mille marosi
che intrepido resiste
scongiurando il naufragio.