1)
Nelle strade d’agosto,
tra grappoli acerbi
lucidi di pioggia,
taciturni andavamo,
seminando orme
cogliendo un acino
le dita si toccavano
creando al contatto
ceste intrecciate
di future promesse.
2)
Ci voleva la pioggia
a regalare a noi,
siti equidistanti
mai intersecanti,
un dialogo a due.
Gli occhi reagiscono
ai discorsi amichevoli,
ingrigiscono o luccicano
a confermare l’affetto
mai estinto, modificato
e serbato in un luogo,
in un angolo nostro.
Ma un’allusione al passato
basta a farmi arretrare,
guardinga, nel guscio,
a provocarti rammarico.
Dopo anni, come potrei,
con il bianco che incombe,
confidarti che l’olfatto
ancora ricorda l’odore
della crema che usavi?