Per te mescolerò nettare e farina
miele di bosco e odorosa ambrosia,
aggiungerò pinoli e uva sultanina
la scorza grattugiata di arance di Sicilia,
e petali di rosa, rugiada mattutina
di zagare il profumo, di pèsche la fragranza.
E a decorare il dolce
scomoderò il tramonto
e mi farò prestare
il rosso e l’arancione;
al cielo chiederò
la luce delle stelle,
lo scintillio del sole
e l’alba sua di perla.
Preparerò ghirlande
con rose e gelsomini
fiocchetti di velluto
corbezzoli di macchia
e ne ornerò la casa.
Agli usignuoli, ai merli
a tutti i pettirossi
farò cantar per te
le melodie più belle.
Inviterò alla festa
le fate ed i folletti
e tutte le creature
della trascorsa infanzia.
E la sera, in giardino,
davanti alla tua stanza,
chiamerò le lucciole
come a primavera,
per farti sussurrare:
"Auguri, ragazzina!"