Per te sarò pane
da mordere
per gustarne il grano
maturato
al sole di giugno
e acqua doasi
da raccogliere
a mani unite
al confine del deserto;
per te sarò camelia
da staccare
in punta di dita
quando fiorisce
a febbraio
sciogliendo
il cuore di ghiaccio
dellinverno;
per te sarò nido
paziente
di piume e pagliuzze
che aspetta il ritorno
dospite giramondo;
per te sarò ombra
di pino, destate
lontano dal chiasso
di spiaggia
e vele da spiegare
al maestrale di gennaio
per dividere
il turchino del mare
in festa di schiuma;
per te sarò miele
da conquistare
nel favo già colmo
sfidando
le api impazzite
e tana di scoiattolo
in cui rifugiarsi
dautunno
attraversando
il letargo
in compagnia
di noci e nocciòle;
per te sarò aquilone
solitario
che naviga intrepido
tra frange di cirri
e pioggia di manna
che sazia, ristora
e incoraggia al cammino.
Per te sarò
se lo vorrai.