Ho violato nidi di cicogne
per scorgere irti campanili
in bisbigliante preghiera
e silenziosi tetti,
gelosi custodi
dei segreti degli amanti.
Ho visto scorrere lento
il fiume che lenisce
gli accorati pensieri
dei passanti
e li accompagna alla foce
a mescolarsi col mare,
in smarrimento d’affanno.
Ho udito voci di bimbi,
trilli d’azzurro
in grigio di cielo,
all’eccitante ricerca
di giochi, di sogni
da sigillare
in scrigno d’infanzia;
e sussurri di vecchi
che assaporano calmi
briciole di vita
a condire il sale
dei lontani ricordi.
Ma ho scordato il profumo
dei tuoi arabeschi d’amore
sulla mia pelle nuda.