Il castello-fortezza del Volterraio, che domina il golfo di Portoferraio, è uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi dell’Elba, a cominciare dal nome, che potrebbe derivare dall’etrusco "ful-tur", alta roccia, o dal latino "vultur", nido di avvoltoi.<br>Oppure, più concretamente, il nome potrebbe alludere al luogo di provenienza del suo architetto, Vanni di Gherardo Rau, di Volterra, incaricato dai Pisani di completare alla fine del Duecento i lavori della rocca.<br>Oggi è divorato dal tempo e dall’incuria degli uomini
In austera, aspra solitudine
tra cielo e mare sospeso
maestoso s’innalza
l’antico castello,
fiorito dalla roccia
come i cespugli dei licheni.
Nei secoli l’ha modellato
il vento,
sferzato o accarezzato
la pioggia,
trafitto il fulmine.
Come le ossa a un vecchio
l’ha riscaldato d’inverno
il sole,
o bruciato, implacabile,
d’agosto.
Sa di sale e di ferro
e racconta di Etruschi
e principesse e di gente
pazza di paura
che ne cercava l’abbraccio
quando il mare vomitava
pirati.
L’eco delle grida impregna
le mura,
riveste di grigio le pietre,
si mescola amaro
al giallo delle ginestre,
risuona nei nidi dei falchi
e degli avvoltoi.
Stanca è ormai la sentinella,
vigila stremata
dal peso degli anni.