Non è tempo di colori pastello
e di toni sfumati
né di pudiche carezze
quando il cielo è mangiato dal sole
e il mare racconta arabeschi di luce:
i gabbiani sospendono i voli
sulle marine violate
e allorizzonte le vele
navigano linquietudine.
Friniscono le cicale
nel fuoco del meriggio,
stordisce il profumo
rosarancio delloleandro:
più forte diventa
la sete degli amanti.
Chicchi di melagrana
i giorni dellestate,
da gustare a occhi chiusi
come baci rubati
mentre le labbra
si tingono di rosso.