Dolce folletto della mia poesia,
mi solletichi il cuore con la tua
bianca piuma per renderlo
più leggero dentro il petto:
così tingi d’azzurro una giornata
grigia e colori di suoni i miei silenzi.
Non c’è solitudine al tuo fianco
se mi insegni a guardare
gli orizzonti sfuggenti a ciglio asciutto.
Sei passeggero alato delle nuvole in fuga
e popoli di fiori anche i deserti.
Presti un’anima al mare ed ai ruscelli
e giganti sopiti, quando cala la sera,
son per te le montagne silenti.
Sai di bosco e di muschio,
di stagioni trascorse,
di memorie e d’attese,
di occhi bruni e bugiardi,
di parole non dette o scordate.
Accarezzi il mio affanno
con le dita di vento
e cascata di perle
è il tuo riso bambino.
I pensieri del giorno me li
avvolgi di seta e di notte
li culli in fragranza di tulle.
M.G.C Agosto 2005