L’isolamadre gioca con gli astri a ricamare arabeschi felice s’aggira tra figli tornati sulle acque dei morti non privilegia pesci o volatili a tutti si offre solare ammiccando sorniona a nuvole color cartazucchero sino a spezzare con squarci d’azzurro avarizia di luce che troppo presto appassisce orizzonti marini.