Modi che non m’appartengono tante misericordie hanno affondato nel mio cuore in questi cinquant’anni, ma oggi, giorno del mio compleanno, le incarterò nella memoria per mai più aprirle, per festeggiare, ancorché idealmente, le tante mani che invece le hanno estratte con il ricordo dei loro occhi luminosi, con il ricordo delle loro voci care. Delle loro essenze farò pane che di falsi saluti sono satura e pure le mie arterie hanno indurito.