Arriva al galoppo l’inverno
quest’anno e ricopre di bianco,
di torpore ovattato,
anche i pensieri.
Dalla finestra guardo la cima
innevata dei Sassi Tedeschi
e il Volterraio che intrepido resiste
all’assalto del freddo.
Il cielo è in dubbio
se aprirsi all’azzurro
o cedere alle avances
delle nuvole nere a ponente.
Straniti, i gabbiani
sospendono i voli
e zampettano incerti
sulle tracce di neve.
Caduto il libeccio di ieri,
tornato il mare
a far tregua col mondo,
l’aria è di immobile gelo
e spaventa alla mimosa
il timido giallo dei primi piumini.
Trilli dorme, abbracciata a se stessa,
io mi lascio cullare
dal nuovo silenzio
e con la mente vago leggera,
come nevicata su un’isola,
per non farmi del male.