E non più ritrovare il saporaccio amaro
e dolce e aspro della vita nuova,
la frenesia tremula dei baci,
l’angoscia ricca d’ansie della sera.
Precipitano note da pascoli di stelle,
fantasmi appesi a nuvole nel sole.
Lunga è la notte e buia e sotterranea
- stridìo di freni, clangore di lamiere,
parola che si strozza nella vena,
laccio che a stento trattiene la vita,
un fanale rosso rischiara il lungomare -
Ora è nitido il profilo contro il sole
di un nido variopinto di vele,
così navigano illusorie luci e attese
come vita distesa sopra il mare.