Leggero è il soffio sul viso
dell’aria marzolina
che ignora le pene e i tormenti,
il nero del cuore
e giunge inattesa
a scompigliare capelli e pensieri
a sollevare maliziosa le ciglia
per leggere i colori dell’iride
e smascherare finzioni ed inganni.
Ci spoglia delle vesti di sempre
e ne fa stracci che diventano cirri,
ci libera del pallore invernale
e lucida l’animo come cristallo;
poi ci avvolge in profumo di fresia,
rammenta prode verdi e scoscese
volo di falco in deserto d’azzurro
trina di schiuma da navigare.