Per ricordare Renzo King Arthur , il suo amore per la scrittura, la sua vivacità intellettuale, la grande disponibilità con la quale ci accolse a Firenze a casa sua il suo sorriso, l’impegno continuo per il progetto degli Struffellati che ha seguito anche durante la malattia
voglio riportare una delle due poesie presenti nella sua scheda anche se lui era un narratore.
Ciao Grande King !
SOGNO E PARLO DI POESIA CON MARIO LUZI
[Pochi mesi fa avevo letto l’intervista che il poeta Lello Voce aveva fatto a Luzi per discutere sul ruolo, la natura e le caratteristiche della poesia nel mondo di oggi. Dopo la morte di Luzi mi sono immaginato di parlare anch’io con lui. Ne è nato questo dialogo “poetico” dove le risposte del grande poeta sono ispirate fedelmente a quelle vere da lui date nell’intervista alla quale faccio riferimento.]
IO - A volte mi son chiesto
“ed io chi sono per cantar poesia?” *
Oggi mi dico
chi sono io per interrogar la voce della mitica sibilla
io che al vento di un burrascoso tempo
vago
alla ricerca del senso e di una bussola del dire…
M.L. – Ascolta la voce che tanti scopi vuole e non ne ha
distillala tra le maglie fitte della tua sensibilità
usa la parola in modo libero e puro
ma fai sì che nel tragico
l’indifferenza non vinca!
IO – Mi sperdo, mi confondo nelle parole vaghe,
cerco l’antica voce del mio sangue
ma la vista si aguzza oltre il confine dell’oggi
e tra le maglie delle regole
e le provocazioni della curiosa lingua
mi dibatto
tra caos e complessità
nuovi dei a cui sacrificare.
M.L. – Con vigore e gesto naturale
incocca la tua freccia
l’ultimo supremo bersaglio ti attende
COLPISCI LA SEMPLICITA’
perché il cuore è semplice, malgrès tout
ascoltalo
e non farti assordare da tutto quel clamore.
King Arthur
* titolo della mia unica poesia pubblicata su LDS”