Stamani sei artigiano di baci
che posi sul mio viso in attesa
del tuo primo sorriso
e quel sorseggiare insieme il caffè
appena uscito esitante
ci fa guerrieri e complici
(stato di grazia fugace
seta preziosa d’Oriente)
per la giornata ora schiusa
all’incerto tepore del sole appannato.
Non so quale pensiero t’attraversi
la fronte imbronciata
e se tu abbia dato congedo
al sogno della notte
ma alacre distillo
qualche goccia di miele
dalla luce dubbiosa,
dalla precaria armonia,
che ci renda meno aspro il cammino
e ci faccia gradita
la carezza del raggio
che a fatica
si fa strada in cucina.