Mi basta talora un cantuccio
del mio giardino di vento
[in lontananza un castello austero
nell'aria il sentore del mare vicino]
per addolcire la burrasca dei pensieri
e farli veleggiare meno ansiosi
al loro incerto approdo quotidiano.
Oh se avessi sempre in tasca
come Pollicino
le briciole di pane
per ritrovare, sicura,
la meta che mi sfugge!
E il filo che dipanò Teseo
e gli conquistò la luce e la sua Arianna!
Invece posso solo cercare
prospettive inedite
angoli visuali nuovi
il conforto di tracciare segni
indifferenti ai più
ma il Labirinto resta:
mi guida una farfalla
il calpestio d'un passero
il verde d'erba nuova.