azzurro
tinge queste foglie lievi
in caduta libera
schiaffi d’onda sulla terra umida,
rosso
tramonta
su labbra ferite a morte
in istantanea,
fuga in bianco e nero
nella metro
tra barboni, violini, tossici,
inciampando nel sorriso
tabellone in plastica
jeans che si sfilano
e pelle incorporea,
fumano i tombini ghiacciati
colorati a ruggine,
ascolto musica,
storpio nell’anima,
musica e luce,
sound di note jazzate ironiche
poi dolci e languide
malinconiche,
senza occhi
solo occhiali acustici,
la tua mano si posa dentro l’anima
l’accarezza ridendo
libera,
sfioriamo meteoriti, detriti,
nel blu incredibile,
stretti alla tua musica,
ci ritroviamo leggeri, semplici,
senza scarpe
nè parole inutili,
immortali
- anni luce -
incorporei