Sassi bianchi in fila
sulla spiaggia della nostra mente,
polvere sulle pantofole ornate di damasco e oro
nel baule dei ricordi
e nella pagina di e-bay
di dopodomani,
fuga di numeri
della carta in scadenza,
acquisto virtuale,
e poi?
Solo se guardo oltre
maschero l’angoscia con un bacio
silenzioso,
paziente,
un bacio che ti guarda negli occhi
e per sempre.
Paura di atomi
convulsa,
quietata in musica,
in sospiro di petali,
in spighe tra i capelli
profumati e giovani,
annodati a mani ruvide
semplici.
Racconta ancora,
ti prego,
raccontami:
scendono parole lucide,
perdonano,
asciugano
lacrime,
commuovono,
spiegano,
parlano,
tacciono
silenzi significanti,
preziosi
come diamanti
sfolgoranti,
rarissimi,
specchi
dell’anima.
Jesus
Dulcissimus
Qui tollis peccata mundi!
Vertiginem timet
cor meum
hospes comesque corporis.