Sento frusciare profumi
di limone e lavanda
sopra muri scrostati dal sole
che brilla negli occhi
e improvviso scompare
e riappare
dal velo di nuvole bianche
impalpabili ombre di vita
mistero assoluto
il fondo del pozzo infinito e profondo
ove specchia la luna
regina
tra cerchi brevi di onde,
rugiada
che la notte distilla
e nasconde
un fuoco s’è acceso
per sempre
su stoppie di grano maturo
e divora papaveri rossi
e bianche colombe
ad anime morte
ridando la vita
magmatica
ondosa
crudele
ruffiana
dolcissima
inquieta
rubino
nel calice alto
di vino d’uva pregiata
da chicchi ambrati
che scaldano il cuore
impazzito
e la notte a stento riposa
su palpebre arse
assetate,
la dea della vita
s’è chiusa in preghiera
per sempre
nello sguardo profondo
ben prima che fosse
già sera.