Titolo | Torpore d’autunno | ||
Autore | M. Gisella Catuogno | ||
Genere | Poesia | ||
Pubblicata il | 21/11/2009 | ||
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L’autunno declina talvolta cieli ambrati
e trasparenze stanche di mare cristallino;
lente si posano le foglie sul selciato
come gli anni sul viso e sulle mani.
Intriga assaporare la dolcezza
d’un declino profumato di miele
[meglio quello di castagno
col retrogusto amaro
della malinconia]
e d’una stagione che invoglia
al torpore pigro dei campi
che pazientano la semina.
E’ tempo –forse- di dissociarsi
dalle scorribande del cuore
di prenderne saggiamente le distanze
e prepararsi, come la marmotta,
un rifugio ospitale per l’inverno.
Poi, chissà, a primavera,
fuori della tana
si correrà sulla neve
affamati di vita
e del profumo sottile
dei boccioli incipienti
se un cacciatore esperto
non fermerà la corsa.
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