Le vostre dune e piste di deserto
i vostri alberi e erbe di savana
i vostri cieli di fuoco e d’ambra fusa
il vostro tamburo di sole sopra il capo:
questo vedo nel vostro sguardo perso
oltre il gran mare
che tanti ne ha inghiottito.
E le gazzelle in corsa
le mandrie incalzate dalla sete
il sangue che condisce il fango
dei villaggi sconvolti dalle guerre
e la fierezza
che vi è sorella
anche quando bussate
carichi di merce e di fatica
alle nostre case
fresche e inospitali
e non vi lamentate:
questo grida il vostro sguardo
scuro come la notte e il dolore.