Titolo | Wendy | ||
Autore | Maddalena Leali | ||
Genere | Poesia - Introspettiva | ||
Pubblicata il | 24/02/2011 | ||
Visite | 2980 |
Vorrei, stupido poeta in veste di donna
o stupida donna in veste di poeta
saper usare possenti fragorose parole
per coprire l’urlo del vento,
il lamento del dolore.
Ma oziosa è la mente
immobili le mani:
non hai più nulla da fare
quando qualcuno se ne va.
Non sai ancora se sarà per sempre.
e tu non comprendi quanto durerà
il tempo della distanza.
Non è così clemente, il tempo,
e si sfoglia, si sgretola
come fiori di erica assetata.
E allora occorre muovere le mani,
togliere la polvere dagli specchi
dai vecchi mobili e dall’anima :
bere di mare, di cielo un sorso.
Librarsi come osa librarsi il codirosso:
non troppo in alto, per non cadere più.
Gioca con api che hanno gettato il pungiglione,
bussa, come uno straniero,
alla porta della casa dove senti il bisogno
di asciugare le lacrime, prima di entrare,
perché nessuno ti allontanerà,
perché là può crescere un bambino.
Così puoi pensare di riavvolgerti
nel lunghissimo taglio di vita
che ti si stende davanti
come seta preziosa
che già hai pagato
prima ancora di toccarla
impalpabile e troppo cara.
Maddalena Leali
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