Ecco il climaterio tornare
a sfiorare con sinuosi riflessi
gli occhi chiusi delle case vuote,
a intrufolare nel pannello celeste
gli anziani e sempreverdi pini,
a vagare nelle viuzze con zeffiri
febbrili e carambole d’umore
che vanno via via a infrangersi
sulla pietra rosa e turchese
sotto al paese addormentato.
Tutto ciò a metà dicembre.