Titolo | Le guerre dimenticate
con note di Storia Postale e di Filatelia Tematica |
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Autore | Alberto Caminiti | ||
Genere | Storia | ||
Pubblicata il | 03/03/2014 | ||
Visite | 7731 | ||
Editore | Liberodiscrivere® edizioni | ||
Collana | Koine´ N. 27 | ||
ISBN | 9788873884835 | ||
Pagine | 280 | ||
Prezzo Libro | 18,00 € | ![]() |
Le guerre, queste tristi manifestazioni di odio tra gli uomini, a volte non sono neppure ricordate o perché poco evidenziate dai media o perché fagocitate da qualche conflitto di maggiore dimensione o notorietà.
L’autore ha voluto recuperare un piccolo campionario di tali guerre “dimenticate”, ricercandole nel breve arco di tempo che va dal 1932 al 1941.
Ben cinque conflitti in un solo decennio e nessuno più li ricorda; eppure furono catastrofici e sanguinosi.
SOMMARIO
PREFAZIONE 9
LE GUERRE BALCANICHE 11
INTRODUZIONE 13
ORIGINE DEI DUE CONFLITTI E CHE COSA ESSI RAPPRESENTARONO 13
IMPLICAZIONI IN CAMPO MILITARE 15
I - GLI STATI DELLA LEGA BALCANICA 17
IL REGNO DI GRECIA 17
IL REGNO DEL MONTENEGRO 21
IL REGNO DI SERBIA 22
IL REGNO DI BULGARIA 24
II - I BALCANI E LE POTENZE EUROPEE 28
III - L’IMPERO OTTOMANO NEL 1912 32
IV - GLI SCHIERAMENTI IN CAMPO 36
PREMESSA 36
GLI ALLEATI BALCANICI 36
LA BULGARIA 37
LA SERBIA 38
IL MONTENEGRO 38
LA GRECIA 39
ARMI, EQUIPAGGIAMENTI E TATTICHE DI MANOVRA 40
L’IMPERO OTTOMANO 40
L’ESERCITO TURCO IN GENERALE 41
LO SCHIERAMENTO TURCO NEI BALCANI 45
V - LA 1^ GUERRA BALCANICA 47
PIANO GENERALE E SUO SVILUPPO 47
IL MONTENEGRO 47
LA GRECIA 48
LA SERBIA 49
LA BULGARIA 50
VI - IL FRONTE DELLA TRACIA 51
VII - IL FRONTE DELLA MACEDONIA 55
L’ATTACCO SERBO 55
L’ATTACCO GRECO 56
IL FRONTE SUD-ORIENTALE 58
VIII - TRATTATIVE A LONDRA 60
PREMESSA 60
L’AZIONE DELLE POTENZE EUROPEE 61
L’ALBANIA 63
ESTREMI TENTATIVI 64
IX - LE ATROCITà SUI CIVILI 66
I TERRIBILI EVENTI 66
LA FONDAZIONE CARNEGIE 67
GLI STUPRI DI GUERRA 69
X - LA SECONDA PARTE DEL PRIMO CONFLITTO 71
LE ZONE OPERATIVE 71
OPERAZIONI NAVALI 73
DA AMICI A NEMICI - LA DISGREGAZIONE DELLA LEGA 74
XI - LA SECONDA GUERRA BALCANICA 77
ANTEFATTO: 77
LA BULGARIA CONTRO TUTTI 77
SCHIERAMENTO BULGARO 78
XII - LA PACE DI BUCAREST 82
LE NUOVE ATROCITà 82
LE TRATTATIVE DIPLOMATICHE 83
XIII - NUOVE EGEMONIE POLITICHE 86
XIV - LEV (LEONE) TROTSKY (1879 – 1940) 88
XV - CONCLUSIONE. IL BILANCIO DELLE DUE GUERRE 92
IMMAGINI DEI CONFLITTI 96
MAPPE DEI CONFLITTI 99
BIBLIOGRAFIA 106
SITOGRAFIA 106
L’IMPERO DEL MANCIU-KUÒ 107
STORIA POSTALE E FILATELIA TEMATICA 109
PREMESSA 109
LA NASCITA DEL MANCIU-KUÒ 109
L’IMPERATORE PU YI 112
IL MANCIU-KUÒ 112
L’ESPANSIONISMO NIPPONICO 114
LA GUERRA DIMENTICATA DEL 1939 115
BATTAGLIA DI NOMONAHN 118
CONSEGUENZE DELLA BATTAGLIA DI NOMONAHN 132
RISVOLTI CINEMATOGRAFICI 133
SCHEDA BIOGRAFICA DI PU YI 135
MARESCIALLO GEORGIJ KONSTANTINOVIC ZUKOV 137
DOCUMENTAZIONE TEMATICO – POSTALE 139
BIBLIOGRAFIA 146
SITOGRAFIA 146
LA GUERRA DEL CHACO 147
ANTEFATTO 149
LE CAUSE DELLA GUERRA: IL CHACO 150
GLI SCHIERAMENTI OPPOSTI 154
IL PARAGUAY 155
LA BOLIVIA 157
I COMANDANTI DEGLI SCHIERAMENTI 159
VERTICI GOVERNATIVI 160
LA GUERRA. PRIMI SCONTRI E STRATEGIE 161
LA PACE 170
CONSEGUENZE DELLA GUERRA 171
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 173
LA BOLIVIA 174
IL PARAGUAY 176
DOCUMENTAZIONE TEMATICO – POSTALE 181
PARAGUAY 182
BOLIVIA 183
JOSÈ FELIX ESTIGARRIBIA INSAURRALDE 185
BIBLIOGRAFIA 186
SITOGRAFIA 186
LA GUERRA RUSSO - FINLANDESE 187
ANTEFATTO 189
CAUSE DELLA GUERRA E SITUAZIONE POLITICA NEL 1939 190
LA GEOGRAFIA DEL TEATRO D’OPERAZIONI 194
SCHIERAMENTI INIZIALI E PIANI DI GUERRA 196
BATTAGLIA DI SUOMUSSALMI 200
LAGO LADOGA 200
BATTAGLIA DI TOLVAJARVI 203
BATTAGLIA DELL’ISTMO DI CARELIA 204
BATTAGLIA DI SUMMA (17 – 20 Dicembre 1939) 206
CONTROFFENSIVA FINLANDESE DEL DICEMBRE 1939 207
LA 2^ FASE DELLA GUERRA 208
LA GUERRA AEREA 209
LE OPERAZIONI DI MAGGIOR RILEVANZA 211
IL TRATTATO DI PACE 214
LE CONSEGUENZE 214
APPOGGIO INTERNAZIONALE 219
LE CORRISPONDENZE DI MONTANELLI DAL FRONTE 220
ALCUNE CONSIDERAZIONI 221
Carl Gustav Emil MANNERHEIM 224
COMANDANTI SOVIETICI 227
Indro MONTANELLI 233
BIBLIOGRAFIA 237
SITOGRAFIA 237
LA GUERRA ANGLO-IRACHENA 239
PREMESSA 241
SITUAZIONE POLITICA IN IRAQ TRA LE DUE GUERRE MONDIALI 242
OPERAZIONE “SABINE” 247
CONTRACCOLPO IN IRAQ 248
SCHIERAMENTO MILITARE IRACHENO 248
LE FORZE AEREE DELLE DUE PARTI 249
PROSEGUE IL CONFLITTO AEREO 253
I SOCCORSI PARTONO DALLA PALESTINA 255
GLI AIUTI DELL’ASSE 259
AIUTI ITALIANI 260
LA PRESA DI FALLUJA 260
LA CAPITALE È IN PERICOLO 262
FINE DEL CONFLITTO 264
CONCLUSIONE E CONSIDERAZIONI FINALI 264
APPENDICE 266
DINASTIA HASCEMITA 266
POLITICI IRACHENI 267
LA LEGIONE ARABA E GLUBB PASCIà 269
ICONOGRAFIA TEMATICO – POSTALE 272
BIBLIOGRAFIA 279
SITOGRAFIA 279
PREFAZIONE
Questo libro è nato per caso. Tempo addietro mi venne fra le mani un articoletto che parlava di un conflitto avvenuto in Manciuria nel 1939 fra sovietici e giapponesi e l’argomento mi incuriosì perché di quegli scontri non sapevo nulla; era – appunto – una delle tante GUERRE DIMENTICATE, ossia quelle di cui l’attuale memoria collettiva ignora completamente l’esistenza o reca solo vaghe tracce. Fu così che, spulciando qua e là, ne trovai delle altre, di guerre “dimenticate”. Anzitutto: perché sono state dimenticate?
Le mie ricerche mi fecero comprendere che erano temporalmente collocate vicino ad un più grosso evento bellico, in genere la 1^ o la 2^ Guerra mondiale, per cui l’immane grandezza di tali catastrofi (per l’Umanità) ne aveva totalmente fagocitato il ricordo. Ogni conflitto mondiale aveva prosciugato, con decine di milioni di morti civili e militari, compresi – purtroppo – donne e bambini innocenti, il ceppo umano. E al confronto, quasi automaticamente, erano spariti i piccoli eventi bellici, come dire, di contorno che furono d’anticipo rispetto al successivo grande massacro.
In questo libro presento cinque di queste guerre dimenticate svoltesi nel breve arco di tempo che va – nella prima parte del Novecento – dal 1912 al 1941; ossia in meno di trentanni.
L’elenco ovviamente non è esaustivo e per la verità non vi saprei dire quante altre ve ne siano state. Parlo di esse in quanto mi hanno incuriosito di più o perché vi era qualcosa, nelle loro motivazioni, di particolarmente strano ed intrigante. Neanche l’ordine di esposizione è temporale e ve ne chiarisco il motivo. Di alcune di esse avevo scritto in passato, non mettendo a fuoco – però – l‘“effetto oblio” che le compenetrava e che sul momento mi sfuggiva. Di altre avevo scritto per motivi, per così dire, non storici ma filatelici. Dopo la Storia, i francobolli hanno accompagnato – sin da bambino – il mio percorso terreno. Ho avuto una bella collezione di francobolli, mi sono associato a sodalizi filatelici e di scambisti e ho pure scritto di tematica postale su parecchie riviste del settore. Per cui nel presente testo ho recuperato appunto precedenti miei articoli di Storia postale, elemento che va ad integrare la naturale struttura storica della vicenda narrata.
Pur mantenendo la tradizionale ripartizione in capitoli e paragrafi, ognuna delle cinque parti in cui si suddivide il presente testo può essere letta separatamente, costituendo ciascuna una entità unitaria che non si lega alla parte successiva. Ecco il motivo per cui ognuna di esse ha una propria, direi personale, Bibliografia e Sitografia. L’elemento che le unisce è solo – si ripete – l’essere state dimenticate nel tempo e quindi non inserite nell’usuale memoria collettiva, stante il sopravvenire (come avanti detto) di un successivo immane conflitto mondiale.
Soltanto la guerra del Chaco è anomala rispetto a tale classiificazione, ma essa mi ha particolarmente colpito in quanto ha rappresentato l’ultimo conflitto intercorso tra due Stati dell’America latina, ossia fra due nazioni consorelle nate dall’impero spagnolo dei conquistadores.
Segnalo infine che alcune di esse racchiudono uno o più allegati, ossia scritti d’integrazione per maggiori chiarimenti sulla vicenda o quali arricchimenti d’informazione.
Allora, cari lettori: buona lettura!
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Concludo con una dedica. Ormai anziano, mi pare giusto ricordare i compagni della mia avventura umana, per cui:
dedico questo libro agli amici di una vita, ai colleghi di lavoro, ed ai consoci delle tante associazioni di collezionismo filatelico di cui nel tempo sono stato membro.
LE GUERRE BALCANICHE
(1912 – 1913)
INTRODUZIONE
ORIGINE DEI DUE CONFLITTI E CHE COSA ESSI RAPPRESENTARONO
Ci dovrà pur essere un buon motivo se a distanza di quasi un secolo le due guerre balcaniche sono tuttora oggetto di studi, analisi profonde, seminari e tesi di laurea. Il persistere in campo accademico di studi sull’argomento è segno che vi fu qualcosa in esse che incise profondamente il settore della diplomazia, della strategia militare, della costituzione di nuovi Stati e della conferma del principio nazionalistico secondo il quale con le armi (o con la rivoluzione) si possono ottenere risultati che non sortirebbero mai con snervanti trattative e lenti processi politici. Nasce quindi legittima la domanda: ma cosa rappresentarono in definitiva i due conflitti nei loro scontri sanguinosi ma brevi nella durata?
Cerchiamo di dare qualche chiara risposta al riguardo:
Ed ecco altre considerazioni:
Come si vede, le motivazioni furono molteplici ed in chiave di lettura diversificata; tutto comunque si rifaceva all’insoddisfacente spartizione dei Balcani come avvenuto a Berlino – 1878. Se si vuole trovare per forza il punto d’origine dei due conflitti in oggetto, ebbene, esso va ricercato nelle malaugurate decisioni assunte a tavolino, a Berlino, dalle maggiori potenze europee.
IMPLICAZIONI IN CAMPO MILITARE
Abbiamo lasciato per ultima, l’analisi della componente militare esercitatasi nei due conflitti. A parere dello scrivente è anche l’aspetto più drammatico e importante della vicenda. Chiariamo l’assunto.
Vennero “provate” nei due – pur se brevi – scontri, armi e manovre tattiche che sarebbero diventati d’uso comune nell’imminente guerra mondiale (1914). Francia e Germania, che avevano venduto largamente cannoni e fucili ad entrambe le controparti in guerra, scrutavano avidamente i risultati del rendimento balistico, onde trarne futuri miglioramenti nel tiro, nel munizionamento e nel settore degli esplosivi, in vista del futuro, maggior conflitto globale che si andava preannunziando.
Nacquero i nidi di mitragliatrici, le trincee e gli ostacoli di filo spinato che raggiungeranno nel 1914/18 l’apice, solcando con un continuo profondo scavo l’Europa tutta, dalla Manica all’Adriatico. Gli Stati Maggiori europei analizzarono i veloci movimenti delle truppe alleate della Lega, si formò il concetto di blitz-krieg, che sarà portato poi al massimo profitto dalle armate germaniche. Vennero studiati (ed anche migliorati) i vari sistemi in uso per la mobilitazione generale delle truppe ed il loro avviamento organico al fronte coi convogli ferroviari. Nacquero un po’ dovunque in Europa gli Uffici Studi per il trasporto militare su rotaia e su gomma. L’aviazione, dopo la prima avventurosa comparsa in Libia ad opera dell’Italia, fu studiata ed ovunque adottata ai fini tattici. Si crearono le tre caratteristiche specializzazioni: ricognizione, caccia e bombardamento.
La telegrafia militare esplose al massimo ed ogni esercito si dotò di apparecchiature per la trasmissione senza fili sul campo di battaglia. Anche il più leggero dell’aria ottenne consensi e si crearono Sezioni di aerostieri per i palloni frenati ed i dirigibili. Furono perfezionate le Sezioni ottiche di proiettori per l’illuminazione notturna, i razzi (cosiddetti Bengala) ed altre diavolerie d’ogni genere (come lanciafiamme, mine e bombarde). Grande successo ebbero le mitragliatrici, soprattutto per la loro copertura delle trincee, per cui in ogni esercito si formarono le Sezioni di tali armi presso ogni battaglione. Inoltre ogni grande potenza d’Europa inviò missioni di esperti ufficiali presso gli Stati Maggiori bulgaro, serbo e greco per carpire i segreti delle tattiche usate nelle manovre sul campo. Nacquero i Corpi d’Armata moderni, quali unità idonee e vero elemento strategico di posizionamento sul campo, con Divisioni leggere e ben dotate di cannoni per il miglior sfruttamento delle situazioni campali; diverrà il concetto-base nella 1^ G.M., mentre l’Armata avrà solo un significato territoriale a copertura continua dei vari settori del fronte.
Tutte le varie tecniche di attacco che saranno poste in essere in Tracia e Macedonia verranno profondamente analizzate e sviscerate; in pratica si fecero le prove generali per l’imminente conflitto mondiale.
Le guerre, queste tristi manifestazioni di odio tra gli uomini, a volte non sono neppure ricordate o perché poco evidenziate dai media o perché fagocitate da qualche conflitto di maggiore dimensione o notorietà.
L’autore ha voluto recuperare un piccolo campionario di tali guerre “dimenticate”, ricercandole nel breve arco di tempo che va dal 1932 al 1941.
Ben cinque conflitti in un solo decennio e nessuno più li ricorda; eppure furono catastrofici e sanguinosi.
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