Gabbean
Il mistero della luna piena

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Titolo Il mistero della luna piena
Autore Gabbean
Genere Narrativa - Esoterismo      
Pubblicata il 22/11/2016
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Il Consiglio di Amministrazione della “Krusos Service S.p.a.” è giunto al momento decisivo. Il bilancio preventivo illustrato da Paolo, l’AD della società, sta per essere posto ai voti. Egli rivolge uno sguardo preoccupato a Giulia, la coordinatrice dello staff aziendale, che ricambia con una espressione rassicurante. Tra loro c’è una grande sintonia non solo intellettuale, anche sentimentale. Paolo e Giulia si amano profondamente da quando si sono incontrati sul posto di lavoro, sei mesi fa. Entrambi sposati coltivano la loro passione da clandestini. Anche stasera, terminato il Consiglio di Amministrazione, si incontreranno al ponte dell’autostrada, dove Giulia lascerà la sua auto per salire su quella di Paolo.

E’ una bella serata di un tiepido settembre e l’aria tersa è rischiarata dalla Luna piena. Giulia e Paolo, giunti alla pineta di Serra Santa Croce, si fermano nella radura che d’estate ospita i campeggiatori. E’ uno spazio ampio, circondato su tre lati da abeti e  sul quarto si apre alla vista del piccolo cimitero di montagna.

- Come ti è sembrata la riunione? - chiede Paolo, accendendosi una sigaretta.   

- Un po’ noiosa, ma lusinghiera per te. Anche Cesarini, che ti è sempre ostile, non ha trovato nulla da ridire.

- Non devi meravigliarti di lui. Vorrebbe stare al mio posto. E’ pieno di ambizione e di invidia, ma non può esagerare ogni volta…

- Pensi che fra qualche anno riuscirà nel suo intento, magari quando tu te ne sarai andato?

- Credo di no, è borioso e antipatico, non ci riuscirà, non preoccuparti. Ma ora voglio ringraziarti. Il Consiglio era organizzato alla perfezione, come sempre…. - dice Paolo abbracciandola.

E un  desiderio impetuoso si impadronisce di loro. Sono nel pieno di calde effusioni, quando Paolo avverte la sensazione di una presenza estranea e si alza di scatto dal sedile reclinato.

- Cosa c’è? - chiede Giulia con preoccupazione, imitandolo istintivamente.

- Guarda, guarda!   

Tre persone, una donna e due uomini, provenienti dalla stradina che dal cimitero conduce alla radura, stanno avanzando con passi misurati verso di loro.

La donna e uno degli uomini si tengono sottobraccio, mentre l’altro  è leggermente discosto da loro. Tutti e tre sono vestiti di un bianco che la luce lunare rende brillante. La donna indossa un tailleur, l’uomo al suo fianco un pastrano ampio e leggero. L’altro ha un impermeabile cinto in vita. Entrambi hanno in testa un cappello dalle ampie falde. Nessuno dei tre  sembra anziano, benché l’abbigliamento mostri uno stile caratteristico della  moda di qualche decennio prima.

- Dai! Presto, andiamo via da qui! - esclama Giulia colta da una sottile frenesia.

Paolo senza indugio accende il motore della macchina  e parte con grande abbrivio.

- Chi è mai quella gente?- domanda Giulia stranita. - Cosa ci fa in questo posto e a quest’ora, vestita come per una occasione elegante di vent’anni fa?

- Io piuttosto mi chiedo  come sono arrivati. Non ho visto fari, né udito il motore di un’automobile.

- E poi - aggiunge Giulia - erano qui per fare cosa? che volevano da noi due?

- Tranquillizzati, saranno stati familiari in cerca della figlia adolescente non rientrata a casa per cena. Forse pensavano di trovarla nella mia macchina….

- Paolo, tenti sempre di razionalizzare anche le circostanze più insolite, ma adesso hai detto una sciocchezza a cui non credi neanche tu!

- Va bene, non so cosa pensare, ma possiamo soddisfare la nostra curiosità. Torniamo indietro e andiamo a parlarci…

- Sei sicuro, non hai paura?

- Di che? Non saranno mica degli assassini in libertà! Magari hanno semplicemente bisogno di aiuto.

Si fermano poco lontano, si ricompongono e rientrano lentamente nella radura che appare deserta. Si dirigono allora al piazzale antistante il cimitero alla inutile ricerca di una macchina parcheggiata. Non soddisfatti, imboccano la strada sterrata che fiancheggia il cimitero e che finisce con una fitta vegetazione. Nessuno neanche lì.

- Scomparsi nel nulla? Risalendo non abbiamo incrociato macchine…

- Non so che dirti Giulia. Si saranno diretti in alto verso Castelrotto…

- Come, a piedi?

- Avranno avuto un’auto ferma da qualche parte.

- Quella invisibile e silenziosa con cui sono arrivati?

- Si una mini elettrica! Dai, rassegniamoci alla stranezza dell’accaduto e rientriamo in città.

- Va bene, ma sappi che stavolta non mi hai convinto!

La strada, che hanno percorso decine di volte, scende con una pendenza costante e Paolo guida con tranquillità.

- Senti Giulia, lascia perdere le congetture sui tre. Se ti fa piacere ti dirò che erano dei fantasmi….Piuttosto, domani è confermato l’incontro con il direttore della banca?

- Si alle dodici da noi…Attento!!!  

Ad un tratto, a metà di un tornante, scosso dal grido di Giulia, Paolo vede un macigno occupare quasi per intero la sede stradale. Sterza bruscamente per evitarlo e la macchina si libra nel vuoto, incontrollabile…..

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