Visioni per Genova, pur trattando il tema dei progetti non realizzati, si è voluta situare fin dall’inizio in posizione antitetica rispetto a tutto ciò che tende a riesumare il vecchio e rancido piagnisteo sulle “occasioni mancate”. Ha voluto e vuole, con la mostra e con questo catalogo, raccontare quanta creatività e forza immaginativa abbiano attraversato questa città nel corso del tempo. E la storia, vogliamo crederlo, non è finita.
Il volume “Visioni per Genova - Disegni di grandi architetti“ racconta la mostra tenutasi a Palazzo Ducale nel luglio-settembre 2016 promossa dall’Associazione Culturale Artrè Bruna Solinas e ideata da Luca Sturolo e Alba Guerrera.
Un'esposizione che ha riunito più di 100 progetti di architetti di fama nazionale e internazionale che si sono avvicendati nel corso di due secoli, dall’inizio dell’800 agli ultimi anni (da Carlo Barabino a Gino Coppedè, da Carlo Scarpa ad Aldo Rossi, da Stefano Boeri al gruppo OMA, da Unstudio a Ignazio Gardella ) con disegni e progetti che hanno fatto di Genova un importante crocevia della cultura architettonica e che si sono sviluppati seguendo percorsi e formulando ipotesi stimolanti ed eterogenee.
Prospettive immaginarie come tracce del disegno di uno spazio urbano in continua trasformazione, sempre alimentato da quella forza di percepire e trasmettere in forme e segni l’architettura della città; forme e segni che si traducono, come recita il titolo, in “visioni” per Genova.
Una mostra che ha regalato una più ampia percezione dell’immagine di Genova, lontana dal provincialismo compiaciuto di sé, dalla miopia culturale e dalle lamentele sulle “occasioni mancate“, caratterizzata piuttosto da una grande forza immaginativa, capace di tradurre quel perfetto equilibrio di forze e di pesi che la rendono armonica, nonostante le naturali asprezze e dissonanze del suo territorio. Uno sguardo complessivo su ciò che potrebbe essere e non è (o non è ancora); una riflessione sulle possibilità che il progetto e il disegno di architettura prefigurano per quello spazio della vita collettiva che è la città.
Visioni per Genova, pur trattando il tema dei progetti non realizzati, si è voluta situare fin dall’inizio in posizione antitetica rispetto a tutto ciò che tende a riesumare il vecchio e rancido piagnisteo sulle “occasioni mancate”. Ha voluto e vuole, con la mostra e con questo catalogo, raccontare quanta creatività e forza immaginativa abbiano attraversato questa città nel corso del tempo. E la storia, vogliamo crederlo, non è finita.