Fabio Taccola
Orizzonti di-Versi

Titolo Orizzonti di-Versi
Autore Fabio Taccola
Genere Poesia      
Pubblicata il 01/11/2021
Visite 1145
Editore Liberodiscrivere® edizioni
Collana Spazioautori  N.  3798
ISBN 9788893392808
Pagine 88
Prezzo Libro 10,00 € PayPal
La poesia è vita, mistero, unione tra immanenza ed eternità, quella luce che unisce terra e cielo.
Fabio Taccola con una serie di bellissime e profonde pagine di versi che raccoglie in questo libro ci propone un itinerario di luce e pensiero che non è lontano e avulso dalla realtà e naturalmente dentro i dolori del nostro tempo.
La poesia ci spinge ad andare più in là, ad indagare la mente di qualcun altro, a “leggere oltre le righe”. Di fronte ad un componimento siamo costretti a fare uno sforzo ulteriore, a superare la superficie per addentrarci fra le righe e comprendere appieno cosa si nasconde dietro quei versi. Lo scopo della poesia è sempre stato quello di raccontare la realtà nelle sue mille sfaccettature, riportando sfumature che non è possibile ritrovare in altre tipologie di scrittura. Per i ragazzi avvicinarsi alla poesia è un viaggio unico e intenso.
Scoprire gli autori e le loro opere, infatti li porta ad indagare anche la loro interiorità, a sviluppare la logica, come pure la fantasia e la curiosità. Ogni legame fra le parole, ogni sillaba, è un percorso misterioso dentro sé stessi e nella mente di qualcun altro.
Al termine di questo cammino qualcuno scoprirà di amare la poesia e magari inizierà a scrivere, sperimentando il potere che hanno le parole riversate su un foglio. Qualcun altro invece si interesserà di più allo studio, cercherà di capire meglio il contesto storico in cui una poesia è stata scritta e si appassionerà alle vicende molto più di quanto avrebbe fatto in altre occasioni. Come scrive nell’ultimo verso Fabio Taccola “da un tempo confuso. Là in fondo riemergono colori e poesia”, parole che sanno di armonia e consolazione di un tempo infinito.
Luca Rolandi
La poesia è vita, mistero, unione tra immanenza ed eternità, quella luce che unisce terra e cielo.
Fabio Taccola con una serie di bellissime e profonde pagine di versi che raccoglie in questo libro ci propone un itinerario di luce e pensiero che non è lontano e avulso dalla realtà e naturalmente dentro i dolori del nostro tempo.
La poesia ci spinge ad andare più in là, ad indagare la mente di qualcun altro, a “leggere oltre le righe”. Di fronte ad un componimento siamo costretti a fare uno sforzo ulteriore, a superare la superficie per addentrarci fra le righe e comprendere appieno cosa si nasconde dietro quei versi. Lo scopo della poesia è sempre stato quello di raccontare la realtà nelle sue mille sfaccettature, riportando sfumature che non è possibile ritrovare in altre tipologie di scrittura. Per i ragazzi avvicinarsi alla poesia è un viaggio unico e intenso.
Scoprire gli autori e le loro opere, infatti li porta ad indagare anche la loro interiorità, a sviluppare la logica, come pure la fantasia e la curiosità. Ogni legame fra le parole, ogni sillaba, è un percorso misterioso dentro sé stessi e nella mente di qualcun altro.
Al termine di questo cammino qualcuno scoprirà di amare la poesia e magari inizierà a scrivere, sperimentando il potere che hanno le parole riversate su un foglio. Qualcun altro invece si interesserà di più allo studio, cercherà di capire meglio il contesto storico in cui una poesia è stata scritta e si appassionerà alle vicende molto più di quanto avrebbe fatto in altre occasioni.
Come scrive nell’ultimo verso Fabio Taccola “da un tempo confuso. Là in fondo riemergono colori e poesia”, parole che sanno di armonia e consolazione di un tempo infinito.
Luca Rolandi
Andare oltre lo smartphone (oltre le “sbarre schermate”) ma in che direzione?
Ce lo chiediamo continuamente.
In questo percorso Fabio ci propone un itinerario che è al tempo stesso un metodo e una meta.
Andare giù, nel profondo.
Nel profondo dei rapporti (“ascolto l’altro”), nel profondo degli sguardi (“cercare un volto mostrare il mio”), nel profondo del creato (“trascolorano le fragili emozioni”), nel profondo di noi stessi (“brillante sulle prime rughe del viso”), nel profondo del tempo (“traccia ne resta”) che, sfuggendo alla velocità, può salvare.
Andare al cuore delle cose (“cercare la chiave dell’orizzonte”) vuol dire superare la superficie e recuperare dimensione (la profondità) per capire che c’è un oltre.
Ma questa non è la strada più facile.
Ciò che è profondo è complesso, faticoso.
Ma Fabio si avventura (e “ci avventura”) in un tragitto non semplice ma in cui si può ritrovare semplicità.
Raffaele Caruso
“Non c’è vita dove si ha la pretesa di appartenere solo a se stessi e di vivere come isole: in questi atteggiamenti prevale la morte”.
Papa Francesco Angelus 10 novembre 2019: L’Osservatore Romano 11-12-novembre 2019, p.8
Non clicco I like
Per ritrovarmi in
Il touch per me
È stringere mani
Non è un contact less
Ben altro di più
Restituire identità
A chi l’ha persa
Riscoprire umanità
Con un sorriso
Cercare un volto
Mostrare il mio
Dimenticare
Ipocriti emoticon
Sbarre schermate
Non più ostaggio di whatsapp
 
In una quieta mattina
di sole ancora distante
cerco la chiave
dell’orizzonte
principio nella fine
alleggerisco l’’ego
ascolto l’Altro.
 
In un attimo
scivolano le birre
dai banconi di
mercanti distratti.
In un attimo
s’intrecciano
guida e twitter
e la strada sparisce.
In un attimo
si fa buio
per un attimo
inutile.
Nel silenzio del fare
L’Altro è al centro
Nella carezza del dare
Lavora la Parola
Nel cuore aperto
All’essenziale

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