e tu raccontami dei grani di riso
nelle tue mani pallide
e delle favole che nascondevi negli occhi
profondi e inaccessibili
dolce-amari come un paradiso perduto,
la nenia del vento mi intriga
in mari di pirati
in sbattere di vele corsare,
lune irragiungibili
e bugiarde
illuminano bottiglie di tequila
e labirinti
impercorribili,
tu hai un capo del filo
che ho perduto
quando ignaro mi specchiavo nei cieli
più ovvi e rassicuranti
ora la polvere sul cassettone
è polvere di anima
insepolta
il vento,il tuo vento,
la raccoglie
e poi disperde
senza via di scampo