La luce ondeggia sul tuo viso
che i miei occhi ciechi
sfiorano come argilla
umida,
un’onda verde schiumante
dilava le fragili barriere
del silenzio,
mi accarezzo l’anima
come un cucciolo
sbandato,
la sera arretra
le sue ombre
nel baluginare del giorno
che avanza
e siamo ruvidi e umili
brandelli
di vesti sontuose,
fili d’oro
e broccato.
Memorie.
Accompagna le mie orme
su questi sentieri bagnati,
su queste tracce d’erba,
impronte di silenzi,
le mie più fonde,
le tue lievi,
appena accennate,
anima azzurra,
soffio della vita.