La stazione dei pensieri
attende il suono dell’ultimo treno
nella sera senza luce.
Sento la frustata dell’orgoglio,
la tenerezza dell’erba appena nata,
l’allegria della carta delle caramelle.
Una linea divide il cielo dalla terra,
invisibile.
La terra è odori e sapori,
gusto per la vita,
cucina che profuma di aromi e selvaggina,
abbraccio di corpi, morsi,
sudore e sangue, lacrime di ormoni.
Il cielo è azzurrità,
sguardi perduti sopra mari aperti,
voli di rondini, stridìo di gabbiani
e luce oltre la luce e le parole,
silenzio nel concerto di infinite note,
numeri che muovono i neutroni.
Lasciati accarezzare , dire cose banali,
i miei silenzi sono riflessioni,
i miei mutismi, orgogliosi e miseri,
barriere fragili.
Dammi l’elemosina di una tenerezza,
lasciami questi pochi spiccioli,
anche se taccio,
anche se taccio, ascoltami.