Declina fragile il gambo del papavero,
si adagia sopra un mare di rugiada,
pensieri soffiano i loro venti inquieti
su labbra screpolate in sguardi tersi,
su limpide marine immobili
sospese sopra attese di silenzi.
Dolce è il tepore della pelle,
la confidenza del trovarsi accanto,
la rincorsa di parole lievi
taciute
nella carezza di un abbraccio.
Cade pioggia sottile
di lune malinconiche,
ti stringo forte e cerco,
ti desidero,
perduto in questo gioco incomprensibile.
Tacciono le tentazioni delle stelle,
sopra questo cuscino si addormentano.