Avrei voluto brocche
d’acqua sorgiva
a rallegrarti la sete
e ombra di betulla
a riposarti i pensieri
per liberarli dai lacci
d’affanno.
Avrei colto viole
a cingermi i fianchi
in suggello d’antica
promessa e nutrito
con lume di lucerna
le mie notti insonni
d’amore,
per poi contare
al mattino
i grani di baci e carezze
da mettere al collo
a ornamento e sostegno
del quotidiano cammino.
Mi sarei persa nel bagno
dei tuoi occhi
come ninfea nel lago
per offrirti profumo
di corolla rosata
che non teme confronti.
Oh, che sogni avrei
sognato navigando
lungo le sponde
dei tuoi fianchi
adagiati sui miei
a trovare nel mare
lo scopo del nostro
cercare!