Alla prima morte,
vestita di pioggia, inchiodai un’incerata sul tetto
e misi un catino dove, furtive, cadevano gocce .
Corse del tempo, prima di fiutare la luce di chi
resta e va , delle strade divise, ma vive.
Ora la morte sta oliando sul tetto un cancello
per aprirlo ad un caro vecchio di noi e
per lui e per gli altri di me
alla loro prima morte , io prego.