Volavo dietro a
una farfalla che visse
poco, troppo poco
nella scuola elementare
in riva al mare.
Alla sua morte
i fiocchi rosa
si disfecero e
sparirono le pieghe
dalle gonne.
Ci pensarono
le gomme delle auto
a cancellare i quadri
in gesso sul selciato
del cortile esterno.
Ci pensarono
le forbici di Ines
a tagliare i capelli
raccolti da un elastico
in una coda di cavallo.
Gli occhi lacrimarono
quando caddero
le ciocche
eppure ero felice
e dire di più
di quell’ora non si può.