Titolo | Quem Ama Inventa | ||
Autore | Mario Quintana | ||
Genere | Poesia | ||
Pubblicata il | 17/10/2008 | ||
Visite | 13600 | ||
Punteggio Lettori | 10 | ||
Editore | Liberodiscrivere® edizioni - Genova | ||
Collana | Nuda Poesia N. 29 | ||
ISBN | ISBN 978–88–7388–196 | ||
Pagine | 200 | ||
Note | Edizione bilingue Portoghese-Italiano. Selezione, organizzazione e traduzione di Pierino Bonifazio. | ||
Prezzo Libro | 12,00 € | ![]() |
Con una frase Quintana riesce a riassumere il male di vivere dell’uomo contemporaneo: tutta la tristezza dei fiumi sta nel non potersi fermare!
La poesia di Quintana è invece fatta di immagini in volo e pensieri illuminanti, che spingono a fermarsi per riflettere, per contemplare i microcosmi della natura, per prendere il tempo di ascoltare e rivolgersi all’Altro: Volevo portarti dei versi molto belli… Ti porto invece queste mani vuote che stan prendendo la forma del tuo seno.
Claudio Pozzani direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova
e dell’EuroJapan Poetry Festival di Tokyo
Com uma frase Quintana consegue resumir o "mal de viver" do homen contemporâneo: toda a tristeza dos rios é não poderem parar!
A poesia de Quintana é porém feita de imagens em vôo e pensamentos iluminantes, que impelem a parar para refletir, para contemplar os microcosmos da natureza, para pegar o tempo de escutar e dirigir-se ao Outro: Eu queria trazer-te uns versos muito lindos… Trago-te estas mãos vazias que vão tomando a forma do teu seio.
Claudio Pozzani direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova
e dell’EuroJapan Poetry Festival di Tokyo
Quem Ama Inventa
Quem ama inventa as coisas a que ama...
Talvez chegaste quando eu te sonhava.
Então de súbito acendeu-se a chama!
Era a brasa dormida que acordava...
E era um revôo sobre a ruinaria,
No ar atônito bimbalhavam sinos,
Tangidos por uns anjos peregrinos
Cujo dom é fazer ressureições...
Um ritmo divino? Oh! simplesmente
O palpitar de nossos corações
Batendo juntos e festivamente,
Ou sozinhos, num ritmo tristonho...
Ó! Meu pobre, meu grande amor distante,
Nem sabes tu o bem que faz à gente
Haver sonhado... e ter vivido o sonho!
Mário Quintana (1906 - 1994)
Chi Ama Inventa
Chi ama inventa le cose che ama…
Forse sei giunta quando io ti sognavo.
E improvvisamente s’è accesa la fiamma!
Era la brace sopita che si svegliava…
Un nuovo volo sopra le macerie,
Nell’aria sorpresa rintoccavano campane,
Suonate da quegli angeli speciali
che hanno il dono di far resurrezioni…
Un ritmo divino? Oh! semplicemente
Il palpitare dei nostri cuori
Che battevano uniti e a festa,
O solitari, con un ritmo triste…
Oh! Mio povero, mio grande amor lontano,
Nemmeno sai tu quanto bene fa alla gente
Aver sognato… e aver vissuto il sogno!
traduzione di Pierino Bonifazio
Con una frase Quintana riesce a riassumere il male di vivere dell’uomo contemporaneo: tutta la tristezza dei fiumi sta nel non potersi fermare!
La poesia di Quintana è invece fatta di immagini in volo e pensieri illuminanti, che spingono a fermarsi per riflettere, per contemplare i microcosmi della natura, per prendere il tempo di ascoltare e rivolgersi all’Altro: Volevo portarti dei versi molto belli… Ti porto invece queste mani vuote che stan prendendo la forma del tuo seno.
Claudio Pozzani direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova
e dell’EuroJapan Poetry Festival di Tokyo
Com uma frase Quintana consegue resumir o "mal de viver" do homen contemporâneo: toda a tristeza dos rios é não poderem parar!
A poesia de Quintana é porém feita de imagens em vôo e pensamentos iluminantes, que impelem a parar para refletir, para contemplar os microcosmos da natureza, para pegar o tempo de escutar e dirigir-se ao Outro: Eu queria trazer-te uns versos muito lindos… Trago-te estas mãos vazias que vão tomando a forma do teu seio.
Claudio Pozzani direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova
e dell’EuroJapan Poetry Festival di Tokyo
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