Titolo | Il sogno e l’avventura
Poesie 1955 – 1980 |
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Autore | Riccardo Mannerini | ||
Genere | Poesia | ||
Dedicato a | Riccardo Mannerini, “una delle figure più importanti della mia vita”.
Fabrizio De André
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Pubblicata il | 15/06/2009 | ||
Visite | 20886 | ||
Punteggio Lettori | 10 | ||
Editore | Liberodiscrivere® edizioni | ||
Collana | Nuda Poesia N. 30 | ||
ISBN | 978-88-7388-236-7 | ||
Pagine | 384 | ||
Note | Testi a cura di Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile con uno scritto di Mauro Macario e interviste di Ugo Mannerini | ||
Prezzo Libro | 14,50 € | ![]() |
Il nome di Riccardo Mannerini (Genova 1927-1980) è stato finora legato al mondo dei cantautori genovesi, a Fabrizio De André e ai New Trolls, che più volte hanno adoperato suoi testi per loro canzoni. Questo ampio volume rivela invece - per la prima volta in un’edizione filologicamente corretta curata da Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile - la sua originale dimensione di grande poeta affidata a circa 200 testi in versi da lui scritti tra il 1955 e il 1980: testi ispirati dai suoi viaggi come marinaio sugli Oceani e dalla sua scoperta della minuta realtà degli States, dai sentimenti di amore e dalle sofferenze subite dopo la traumatica perdita della vista, dal rifiuto delle convenzioni e dei conformismi. Mannerini è dunque un poeta fuori degli schemi, ribelle e irregolare, appassionato e tenero, e proprio per questo tanto più autentico, anche perché piuttosto lontano dalla tradizione poetica italiana e semmai più vicino, in netto anticipo su quanti più tardi di lui ne scopriranno l’importanza, all’Antologia di Spoon River e all’impegno pacifista e a difesa degli emarginati da lui appreso sin dagli anni Cinquanta dal poeta americano Langston Hughes.
Io il matto
Ho deciso:
le darò una coltellata
nel ventre
e mi ci infilerò
di nuovo.
Un rocchetto di filo
e un ago
e dal di dentro
ricucirò.
Non s’azzardi la levatrice,
perché
questa volta
mordo.
Mi riabituerò
a stare rannicchiato.
Il giorno del parto,
che chiamino un becchino.
Per la barba,
ci penserò.
Ora
ho fretta.
Scusi,
dov’è un arrotino?
Ho condiviso con passione l’idea di questo progetto editoriale che vede riunita tutta l’opera poetica di Riccardo Mannerini, consapevole di quanto sia stato importante per Fabrizio sia l’uomo che il poeta. E si sa, quando si cerca di risalire alle fonti formative di un artista, anche i richiami più lontani contengono preziose informazioni e sorprese commoventi. Conosco Riccardo solo attraverso i ricordi di Fabrizio, racconti che mi hanno consegnato la sua grande umanità, trasferendomi la stessa stima che ha sempre nutrito Fabrizio nei suoi confronti. Mannerini è stato per Fabrizio un Maestro di pensiero libertario, come Georges Brassens lo è stato nella canzone. È stato anche compagno di scoperte e scorribande, e la vita la si comprende sì all’interno della famiglia e a scuola, ma soprattutto in strada. Grazie a Riccardo, un giovanissimo Fabrizio trovò il coraggio di rompere gli schemi e di affrontare forti tematiche sociali, introducendo nel codificato mondo musicale il cosiddetto “concept album”. Uomini di tale levatura non ti abbandonano mai: nell’animo di Fabrizio rimasero per tutta la vita lo spirito e il pensiero di Riccardo, divenendo guida illuminante di riflessioni da trasmettere alle generazioni future.
Dori Ghezzi De Andrè
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