Titolo | IN Politica
Localismo strategico: Il Comune cuore del nuovo Stato. |
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Autore | Giancarlo Buffo Gruppo Rivara | ||
Genere | Attualità economia | ||
Pubblicata il | 09/09/2011 | ||
Visite | 12724 | ||
Editore | Liberodiscrivere® edizioni | ||
Collana | Fuori Collana N. 3256 | ||
ISBN | 9788873883432 | ||
Pagine | 320 | ||
Prezzo Libro | 15,00 € | ![]() |
L'equilibrio tra i poteri dello Stato è necessario per rilanciare il sistema Italia riaggregando le forze moderate intorno a un nuovo patto sociale che sappia interpretare il cambiamento, semplificando e snellendo la composizione di gruppi e sigle e riducendo i costi del sistema attraverso la riorganizzazione dello Stato, delle Istituzioni e dei partiti. Perché ciò avvenga è però necessario ricreare le condizioni per l’accesso alla politica da parte dei cittadini, ripensando i partiti come realtà aperte, con un confronto interno tra le idee e le istanze provenienti dalla società e una conseguente selezione della classe dirigente sulla base delle esperienze e delle capacità e non, invece, sul solo legame di appartenenza e di militanza.
“In” Politica propone di recuperare, a partire dal basso e dall’istituzione più vicina ai cittadini, il Comune, la passione per l’amministrazione della cosa pubblica, fornendo anche alcune modeste proposte per costruire un piccolo kit di intervento dell’amministratore-innovatore. Questione istituzionale ed efficienza, teologi cospiratori risorgimentali precursori del federalismo, diritti e servizi a km 0, benchmarking e produttività ombra, tendenze macroeconomiche e credito, utilità marginale sociale, algoritmi euristici per calcolare il benessere, giustizia e conciliazione, sono solo alcuni degli argomenti trattati nel volume, collegati in modo diretto agli eventi di attualità che stanno accadendo a livello globale.
Un modesto contributo al ritorno dei cittadini “in” politica, perché compito della politica è pensare oggi il Paese di domani.
Giancarlo Buffo e il Gruppo di Rivara
Giancarlo Buffo, Emanuele Davide Ruffino, Alessia Cerchia, Marco Capolongo, Oscar Giacoletto, Mauro Marchiando. Economisti, giuristi, esperti di finanza e imprenditori, impegnati nel sociale e animati dalla passione per la cosa pubblica, si sono confrontati per un anno sui temi di attualità politica ed economica, elaborando la sintesi raccolta in questo lavoro.
La politica è “Out”, è l’ora dei cittadini “In” politica
Rivara, agosto 2010: intorno al tavolo imbandito ho radunato alcuni amici e, dopo un’abbondante cena, innaffiata da un buon Barbaresco, sottopongo ai malcapitati l’idea di mettere per iscritto pensieri e confronti dialettici più volte intrattenuti, in occasioni diverse, con gli ospiti.
Espongo loro una calendarizzazione degli incontri, una prima sommaria descrizione dei contenuti del testo, un tempo entro il quale mandarlo in stampa! Operatività Canavesana!
Rifacendomi ai trascorsi storici della mia Rivara, comunico loro la nascita del “Gruppo di Rivara”, segue brindisi (per me, astemio, con acqua doverosamente frizzante).
Nel panorama politico italiano è necessario ritrovare punti di riferimento certi attorno ai quali riaggregare le forze moderate del Paese, semplificando e snellendo la composizione di gruppi e sigle, riducendo i costi del sistema attraverso un processo di riorganizzazione dello Stato, rifacendosi al modello europeo del P.P.E da un lato e del P.S.E. dall’altro. Perché ciò avvenga è però necessario ricreare le condizioni per l’accesso alla politica da parte dei cittadini, ripensando i partiti come realtà aperte, con un confronto interno tra le idee e le istanze provenienti dalla società e una conseguente selezione della classe dirigente sulla base delle esperienze e delle capacità e non, invece, sul solo legame di appartenenza e militanza.
Oggi invece la politica italiana è “out”, i partiti sono chiusi nelle stanze del palazzo e non sono più in grado di rappresentare pienamente le istanze dei cittadini, si è quindi creata una frattura tra elettori ed eletti (che qualcuno definisce “casta” proprio per sottolineare il distacco autoreferenziale di questi happy few dalle regole del vivere comune), ampliando il distacco tra il “paese reale” e il “paese legale”.
La politica rappresenta sempre meno la società civile organizzata ed esiste una mancanza di sincronia fra i tempi della quotidianità e quelli della politica.
È necessario un rapido adeguamento dei partiti e delle istituzioni, un nuovo “patto sociale” in grado di interpretare il cambiamento avvenuto nella realtà anche di fronte agli accadimenti intervenuti nel contesto internazionale.
La politica è “out”, è l’ora dei cittadini “In” politica.
I cittadini “in” politica, la società “in” politica, questo “in” è un messaggio di inclusione a significare che si deve tornare “dentro” la politica. Non ci interessa invece la politica “in”, dei VIP e degli studi televisivi, rinchiusa in se stessa, ma piuttosto l’apertura degli spazi della politica nella logica di servizio reso alla comunità.
La necessità di ritrovare certezze da parte dei cittadini, nella amministrazione della cosa pubblica e nel confronto con la politica, è uno degli elementi sui quali si possono avviare azioni innovative, ritrovando coesione sociale quale elemento fondamentale per un nuovo slancio del nostro Paese.
Nel disegno degli scenari futuri le componenti che intervengono non sono più esclusivamente di carattere interno e nazionale, ma globali.
Il nostro lavoro propone di recuperare, a partire dal basso, la voglia e la passione per l’amministrazione della cosa pubblica e far comprendere che nel rapporto con la politica vanno cercati, non tanto la gratificazione di interessi personali o di potere, ma piuttosto la soddisfazione di poter partecipare al disegno del futuro dei nostri comuni e del nostro paese.
Questo è il compito della politica: pensare oggi il Paese di domani.
Nel corso delle sedute del gruppo di Rivara si è percepita sempre più l’evidenza che i temi trattati erano così legati all’attualità da rendere il testo quasi un instant-book. Molti eventi di rilevanza epocale, accaduti nel frattempo, si sono inseriti perfettamente nei ragionamenti in corso. E anche i riferimenti storici a Rivara, a Pallia e a Gioberti, assumono una valenza non marginale nella attuale attenzione alle autonomie locali e al federalismo in particolare.
Ci auguriamo che il nostro lavoro possa contribuire, magari in misura modesta, al dibattito in corso in Italia e, per questo motivo, abbiamo voluto inviarlo a chi ci rappresenta nelle Istituzioni, per dar loro un sesegno tangibile di vicinanza per l’impegno e la responsabilità a cui sono chiamati in questo momento di particolare difficoltà.
Sono grato a tutto il gruppo di Rivara per i contributi di idee e anche per i voli pindarici, poi sapientemente ricondotti a proposte sostenibili. Il maggiore contributo sia quantitativo che qualitativo è stato offerto da Rufus (Emanuele Davide Ruffino), con pagine che sono state utilizzate come base per la definizione dei contenuti dei capitoli, Alessia ha curato invece la parte tecnico-giuridica, Marco, Oscar e Mauro hanno fornito numerose intuizioni non banali. Infine a Franco abbiamo affidato il lavoro di rivedere i testi per la pubblicazione.
Rivara, agosto 2011 Giancarlo Buffo
La politica è “Out”, è l’ora dei cittadini “In” politica 13
Il gruppo di Rivara 16
“IN”TRODUZIONE 19
Il quadro internazionale 19
La situazione in Italia 28
Riforme istituzionali ed equilibrio di potere 33
Appendice tecnico-legislativa: La cosiddetta “questione etica” e il problema della corruzione istituzionale. Quali effetti sulla competitività italiana? 44
PARTE PRIMA 51
CAPITOLO I 53
Polis, comuni, autonomie e federalismo: ricette dal passato per progettare il futuro 53
1.1 - Polis, consorzi nobiliari e comuni: laboratori di civiltà 53
La polis e la nascita della politica 53
Feudalesimo e globalizzazione 54
Individualismo e senso dello Stato 56
La logica consortile: soluzione alla frammentazione e motore della nascita dei comuni 58
Richieste dal basso e concessione dei diritti 59
Sincronizzazione tra politica e società civile: la gestione dei sistemi complessi 61
Come si misura il benessere? 64
Italia paese laboratorio delle nuove politiche 67
I comuni italiani, primo anello della catena dello Stato 68
1.2 - Le autonomie locali e il federalismo cattolico di Paolo Pallia e Vincenzo Gioberti 71
Paolo Pallia, teologo e cospiratore 71
Il tentativo di mediazione di Pallia tra neoguelfi e neoghibellini 72
Gioberti, le autonomie locali e la superiorità morale della Chiesa 75
La delusione dell’utopia e la cultura come base del rinnovamento 77
Appendice 79
1.3 - L’altro federalismo di Carlo Cattaneo 80
Cattaneo lontano dal progetto unitario 80
Le differenti ricette del federalismo lombardo di Cattaneo e dell’autonomismo cattolico di Gioberti 82
1.4 - Il contesto socioeconomico agli albori delle riforme federaliste 84
L’esigenza “economica” di uno Stato unitario e la necessità storico culturale della tutela delle autonomie 84
Le ragioni profonde dell’attenzione italiana alle autonomie 85
La nascita del sistema industriale e della nuova organizzazione sociale 87
Discutere di economia per parlare di politica 88
Sviluppo industriale e condizione dei lavoratori 90
Il volontariato dei santi sociali 91
Il moderatismo di Massimo d’Azeglio 92
Cavour: la visione organizzativa della cosa pubblica derivata dall’economia 95
Non di solo pane vive l’uomo… 98
1.5 - Il Comune oggi: quadro normativo degli Enti Locali 100
Una nuova autonomia e un nuovo ruolo per gli Enti locali 106
La riorganizzazione della struttura dello Stato 107
Nuove funzioni per i Comuni 108
Repubblica delle autonomie e federalismo fiscale 110
Autosufficienza finanziaria degli Enti locali 113
Le entrate degli Enti locali 114
La Carta delle Autonomie 115
Autonomia e partecipazione 116
1.6 - Gli scenari futuri: il contesto economico e gli Enti Locali 117
Il Nord culla delle piccole e medie imprese 117
Il Sud centro del Mediterraneo 118
I localismi e la competitività tra aree omogenee 119
Il comune artefice dello sviluppo locale 120
Da Stato soggetto a Stato funzione 121
Da democrazia plebiscitaria di consenso a democrazia di governo 121
Grandi eventi e vetrina internazionale del sistema produttivo 123
Le criticità per la piena attuazione dell’autonomia degli Enti locali 125
I temi di fondo della riforma federalista degli Enti locali 126
Globalizzazione e rimozione del locale e del periferico 130
Inversione dei processi: da top-down a bottom-up 131
CAPITOLO II - Dal Comune il nuovo ruolo di magistero della politica 133
2.1 - Capire per votare, votare per decidere 133
Democrazia e “media” 133
Le forme della partecipazione 137
Il ruolo della politica 139
I motori dell’impegno per la collettività 141
Essere o avere società 144
“Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo paese” 145
L’attenzione ai diritti percepiti 146
Customer’s Satisfaction per la cosa pubblica 149
2.2 - Controllori e controllati 151
La riforma del modello amministrativo 151
La preparazione degli amministratori pubblici 153
La selezione della classe dirigente 155
Il bilanciamento del potere degli organi monocratici 157
2.3 - Istituzioni e personalismi 159
Crisi e burocrazia 159
Benchmarking per la pubblica amministrazione 160
Nuove forme di rappresentanza e di collegamento con l’ente pubblico 164
2.4 - Diritti a Km. 0 165
Ritorno al locale 165
Redistribuzione territoriale della ricchezza 166
La logica del km zero 168
Nuovi cittadini e nuovi diritti 169
Gestione locale di problemi globali 172
2.5 - Proposte per Diritti e Servizi a Km. 0 176
La diversa funzione dello Stato 176
Bisogni pubblici e bisogni meritori 178
Diritti in tempo reale 181
Cibo e diritti a km 0 182
Servizi a km 0 183
Balanced scorecard per la gestione dei servizi essenziali 184
Sicurezza e prevenzione del rischio partendo dal locale 186
L’ordine comincia dal giardino di casa 188
Lavoro a km 0 189
Ambiente e servizi pubblici di base 190
Una nuova moneta glocale 192
Il Simbolo Econometrico di valore indotto 194
Alcune riflessioni sulle finanza a km 0: dalla creazione di moneta alla creazione di valore 196
Il mercato locale dei diritti reali di godimento 198
Diritto alla trasparenza delle pubbliche amministrazioni 200
Il rifiuto è mio e me lo smaltisco io 201
Divertimento a km 0 203
CAPITOLO III - Pillole di efficienza contro il “deficit spending” 205
3.1 - Scenari di crisi ed esigenze emergenti 205
I segni di debolezza del sistema 205
La crisi del ceto medio 206
Esigenze emergenti nei confronti dell’ente pubblico 208
Trasparenza dei dati economici 211
Capacità di valutazione delle attività e delle funzionalità degli enti pubblici 212
Qualità della vita e merit goods 213
Alfabetizzazione sociale ed equità 215
Il capro espiatorio pubblico 217
Il partito della spesa pubblica 220
Comunità istantanee 222
Arbitri e management 224
3.2 - Competitività ed efficienza dell’ente pubblico 228
La fine del deficit spending 228
L’ente pubblico: da ufficiale pagatore a designer del sistema 230
Benchmarking e produttività ombra 232
Il bene comune e la scienza delle priorità 234
La riorganizzazione dell’Ente locale 235
Razionalizzazioni ed enti inutili 237
3.3 - Strumenti di gestione innovativi 240
Dalla pratica alla legge 240
La necessaria soluzione glocale 241
Algoritmo euristico per il calcolo del benessere reale 246
Data warehouse sociopolitici 253
Reasonable Standard Costs 256
La simulazione ovvero una scientifica sfera di cristallo 258
L’utilità marginale sociale 262
Aree geografiche a competitività omogenea 264
Cento progetti pilota di vera autonomia locale 266
PARTE SECONDA - ALCUNE MODESTE PROPOSTE CONCRETE 269
A) Le Banche di Credito Cooperativo degli Enti Locali
di Marco Capolongo 271
Gli effetti della crisi e il risparmiatore italiano 271
Le banche cambiano faccia 275
Meno Credito per cittadini e imprese 276
La mia Banca è differente? 277
Le Banche di Credito Cooperativo 278
B) Lo Sportello Giustizia per la mediazione territoriale
di Alessia Cerchia 281
Il contenzioso in ambito medico-sanitario 283
I recenti interventi del legislatore in materia di mediazione: una possibile risposta al problema giustizia? 285
I costi della giustizia per la Regione Piemonte, i suoi cittadini e le sue imprese. 289
Verso un federalismo regionale della giustizia? 291
ASCO e lo Sportello territoriale giustizia - mediazione delle controversie 293
C) La cassetta degli attrezzi dell’amministratore artigiano
di Oscar Giacoletto 295
I conti degli Enti territoriali: virtuosi nonostante la crisi 295
La Delega è nulla senza il Controllo 297
L’amministratore artigiano 298
La ricognizione preventiva dell’amministratore artigiano 300
Pochi soldi sicuri e alti premi per i dipendenti pubblici 302
Un altro piccolo esempio di creazione di valore 303
Alcune potenziali iniziative di redditività diretta e indiretta degli Enti Locali 304
D) Un piccolo esempio di associazionismo territoriale: ASCO,
Associazione per lo Sviluppo del Canavese Occidentale 308
Privato e pubblico insieme per lo sviluppo del territorio 308
Bibliografia: 313
Tesi di laurea 316
Atti di convegni: 316
Siti web 316
L'equilibrio tra i poteri dello Stato è necessario per rilanciare il sistema Italia riaggregando le forze moderate intorno a un nuovo patto sociale che sappia interpretare il cambiamento, semplificando e snellendo la composizione di gruppi e sigle e riducendo i costi del sistema attraverso la riorganizzazione dello Stato, delle Istituzioni e dei partiti. Perché ciò avvenga è però necessario ricreare le condizioni per l’accesso alla politica da parte dei cittadini, ripensando i partiti come realtà aperte, con un confronto interno tra le idee e le istanze provenienti dalla società e una conseguente selezione della classe dirigente sulla base delle esperienze e delle capacità e non, invece, sul solo legame di appartenenza e di militanza.
“In” Politica propone di recuperare, a partire dal basso e dall’istituzione più vicina ai cittadini, il Comune, la passione per l’amministrazione della cosa pubblica, fornendo anche alcune modeste proposte per costruire un piccolo kit di intervento dell’amministratore-innovatore. Questione istituzionale ed efficienza, teologi cospiratori risorgimentali precursori del federalismo, diritti e servizi a km 0, benchmarking e produttività ombra, tendenze macroeconomiche e credito, utilità marginale sociale, algoritmi euristici per calcolare il benessere, giustizia e conciliazione, sono solo alcuni degli argomenti trattati nel volume, collegati in modo diretto agli eventi di attualità che stanno accadendo a livello globale.
Un modesto contributo al ritorno dei cittadini “in” politica, perché compito della politica è pensare oggi il Paese di domani.
Giancarlo Buffo e il Gruppo di Rivara
Giancarlo Buffo, Emanuele Davide Ruffino, Alessia Cerchia, Marco Capolongo, Oscar Giacoletto, Mauro Marchiando. Economisti, giuristi, esperti di finanza e imprenditori, impegnati nel sociale e animati dalla passione per la cosa pubblica, si sono confrontati per un anno sui temi di attualità politica ed economica, elaborando la sintesi raccolta in questo lavoro.
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