Titolo | Terra Viva
Architettura per evolvere, Cibo per vivere, Alberi per curare. |
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Autore | Graziana Santamaria | ||
Genere | Saggistica | ||
Pubblicata il | 01/12/2012 | ||
Visite | 22372 | ||
Editore | Liberodiscrivere® edizioni | ||
Collana | L’approfondimento N. 14 | ||
ISBN | 9788873884187 | ||
Pagine | 320 | ||
Note | Prefazione di Grazia Francescato Con fotografie, disegni e tavole a colori | ||
Prezzo Libro | 19,00 € | ![]() |
ISBN EBook | 9788873884538 | ||
Prezzo eBook |
9,49 € |
La terra è un essere vivente il cui sistema biologico è formato da correnti energetiche di natura diversa, da reti telluriche e cosmiche che entrano in relazione con l’uomo, l’urbanistica e l’architettura, il mondo animale, vegetale e minerale. Oggi ricorriamo a termini come architettura bioenergetica, sostenibile, bioarchitettura, bioedilizia, ecologia, cibi bio, agricoltura biologica, per definire ciò che invece da sempre ha avuto la dignità di una disciplina conosciuta dagli antichi maestri, dagli albori della storia alla presunzione tecnologica attuale.
Questo libro intende collegare l’attualità al sapere antico, individuare il nesso che unisce la costruzione di antichi villaggi antropomorfi africani con l’attuale Brasilia, collegare l’energia dei luoghi ai suoi prodotti e alle tradizioni, e all’importanza dell’acqua e della sua memoria nella caratterizzazione della vitalità di tutta la filiera dall’urbanistica, al comparto turistico, agli alimenti.
Un cammino alla ricerca di “un filo rosso” che unisca la storia dell’architettura, della geobiologia, alla lettura energetica dei luoghi e dei suoi prodotti alla vitalità della Terra e porga una speranza di vitalità dei suoi abitanti animali, vegetali e minerali.
Alcuni argomenti di questo libro fanno parte del corso sperimentale “Salus per Gaia”, avviato nella primavera 2012 in collaborazione con il CITTAM (Centro Interdipartimentale di ricerca per le Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea) dell’Università Federico II di Napoli, che l’autrice sta divulgando anche in altre città italiane.
Prefazione
Scienza arcaica eppure modernissima, intreccio di sapienze antiche e di tecnologie innovative, sacra e profana insieme, la disciplina sulla quale si basa la procedura di qualità ambientale GEO-BIO® sta risvegliando un interesse crescente sull’onda della tensione attuale verso un modello di sviluppo meno devastante, più sostenibile, in armonia con Madre Terra e con le nostre esigenze profonde.
Ed è proprio MADRE TERRA il punto di partenza di questo libro, né potrebbe essere altrimenti. Nomen Omen, dicevano i latini e dunque il mero connubio tra i termini “geo” e “bio” rivela subito il concetto cruciale che come un arco voltaico racchiude la gamma di saperi addensati in questa nobile scienza. La terra non è un opaco grumo di materia sperduto nell’universo o una sorta di supermarket da cui trarre le risorse necessarie allo sviluppo (lettura ormai dominante) ma è per l’appunto Gaia, un essere vivente, vibrante di energie, che entra in risonanza con animali, piante, luoghi, umani. E’ la Madre rivestita di sacralità, come ben sapevano gli antichi, mentre noi moderni tendiamo a dimenticarlo, con gli effetti devastanti che sono sotto gli occhi di tutti.
Da qui, dal recupero delle nostre dimenticate radici culturali, parte il percorso esplorativo di Graziana Santamaria, architetta ‘alternativa’ e ‘antesignana’, capace di cogliere e leggere i ‘segni’ della Terra, con l’intento di rendere all’architettura e all’abitare la perduta armonia con Gaia e con la Vita.
Il libro è un compendio, incredibilmente ricco e stimolante, che unisce il rigore scientifico e professionale (vedi i capitoli sulle geopatie o sulle metodologie di rilevamento energetico) con l’audacia culturale e la libertà creativa (vedi la lettura energetica di riti, simboli, linee sincroniche e luoghi alti). L’illustrazione delle varie teorie e dottrine che compongono il mosaico geo-bio® è ravvivata dal racconto di esperienze vissute, straordinariamente significative sia sul piano umano che professionale (ad esempio il monitoraggio energetico di vari edifici sulla Costa Sorrentina o l’affascinante “lettura” delle acque terapeutiche, a cominciare da quelle di Lourdes).
Non manca un ventaglio di utili proposte concrete, da inedite forme di risparmio e rivitalizzazione delle risorse idriche (come il progetto “acqua corta, vita lunga”) o la valorizzazione dei paesaggi e giardini terapeutici nell’ottica di un ecosviluppo da molti predicato e da pochi messo in pratica…
L’opera è dunque un prezioso contributo verso quel salto di qualità della coscienza collettiva di cui abbiamo drammaticamente bisogno, e che forse si sta compiendo, pur nello smarrimento e nell’oscurità di questi tempi difficili. Un salto capace di unire “scienza e coscienza”, che permetta di rimediare alla perdita di connessione con noi stessi e con il mondo fuori di noi e ci faccia finalmente ritrovare il filo che collega l’anima individuale all’anima mundi.
Grazia Francescato
Terra Viva
“Terra Viva” è un libro ricco di contenuti. È un libro di amore, amore per la Terra, amore per la Vita. Comprende un particolareggiato studio sull’essenza della salute umana, la sua relazione coi processi naturali e con l’energia partendo dall’antichità per riassumere i concetti chiave nel conseguimento di un ideale futuro.
Il libro rivela la validità e le radici antiche dei processi geobiologici esplorati negli albori della civiltà e demistifica pretese di mode come la cosiddetta New Age, segnalando le sue vere origini nel secolo VIII prima di Cristo.
Acqua, Vento, Terra, Fuoco: le antiche credenze sorsero dai più remoti tempi quando gli esseri umani sentirono la necessità di trovare una spiegazione agli eventi naturali e cominciarono a stabilire relazioni tra il verificarsi di questi e la loro percezione immediata. Questo generò, dal principio, giudizi di carattere religioso, filosofico o scientifico che nel tempo si svilupparono e si trasformarono in teorie.
In “Terra Viva” si analizzano le teorie di Ippocrate ed Aristotele, Vitruvio e Palladio, Goethe, Lovelock ed il premio Nobel di Medicina LucMontagnier. L’autrice, Graziana Santamaria, sottolinea che: “nella Natura esiste un’organizzazione strutturale della materia … il campo di attrazione a scala planetaria ed anatomica presentano una forte analogia...”.
L’architettura riflette la tendenza dell’uomo a trasformare la natura attraverso sistemi sempre più raffinati e ad introdurre elementi simbolici sin dalle prime costruzioni di castelli e templi, il che si esprimeva nelle più antiche civiltà per mezzo della selezione di una serie di forme geometriche che rispondevano a risolvere necessità pragmatiche e comprendevano un insieme di significati. Dopo avere abitato nelle caverne, l’uomo cominciò a vivere in comunità e gli insediamenti umani primitivi si localizzarono vicino a fiumi e valli con una percezione istintiva che identificava i tratti geografici più rilevanti nel paesaggio, permettendo la sopravvivenza e servendo da ispirazione.
Nella fondazione di città la razionalità derivata dall’uso della geometria e nel tracciato trovò una precoce relazione ed espressione tra il terreno e il divino, tra i microcosmi ed i macrocosmi. Templi e luoghi sacri si nutrirono dei concetti necessari per trovare ubicazioni preminenti e simboliche.
La razionalità derivata dall’uso della geometria nel tracciato delle città che non fu esente da riti cosmogonici. Ed è per questo che l’ubicazione del centro diventa il punto che divide l’asse cielo-terra e dal quale cominciano il Cardo e il Decumano, principi che sono evidenti in archetipi quali Roma, Pompei e altre città.
In “Terra Viva”, Graziana Santamaria descrive il risultato di uno studio appassionato ed espone il suo metodo, la procedura geo-bio®, che sviluppa in 5 fasi e che costituisce il nucleo del libro. L’influenza dell’energia, le radiazioni, la qualità dell’aria e l’acqua, la salute umana, sono aspetti che l’autrice analizza per proporre applicazioni pratiche nell’Agricoltura, nel Turismo, e nell’Alimentazione, tutti ambiti di forte impatto per la salute umana, il bene più prezioso dell’essere umano.
Alla fine, nel capitolo dedicato al giardino ed al paesaggio, il testo definisce e sottolinea l’importanza della visione olistica che sostiene la tesi e contemporaneamente circoscrive un frammento di natura finita percepita a misura dell’uomo, centro di tutto, ragione di tutto. Paesaggio dove l’albero diviene il simbolo principale, albero di vita, connessione tra terra e cielo.
Celebriamo la procedura geo-bio® come premessa per un modo diverso e più saggio di vivere in armonia con la Natura.
Professor Julio César Pérez Hernández
Harvard University Loeb Fellow, Architect, Urbanist and Author
Prologo
Pur essendomi occupata sin dall’inizio dei miei studi superiori, e già con la mia tesi di laurea (in architettura, nel 1979 a Genova) di applicazioni legate alle energie rinnovabili e alla eco sostenibilità, solo nel 1991 compresi come queste energie potessero, entrando prepotentemente nella quotidianità, cambiare la mia vita. In quell’epoca una persona a me molto cara, che lavorava instancabilmente in varie cliniche e in ospedale, un giorno, dopo una lunga seduta operatoria, fu colpita da una apparentemente banale influenza che scatenò quella che dopo anni di indagini fu diagnosticata come chronic fatigue syndrome.
Da quel momento mi domandai quale elemento avesse potuto provocare una simile tragedia (solo chi lo ha vissuto può comprendere tale affermazione) in un corpo sano che, fino a quel momento, non aveva mai accusato neppure un raffreddore. Iniziai da allora ad allargare i miei orizzonti “scientifici e non” per comprendere cosa ci fosse oltre la scienza, visto che questa non dava spiegazioni, né diagnosi, né cure.
Ecco quindi che cominciai ad occuparmi - confrontandomi con medici, architetti, radioestesisti - di cristalli, di radioestesia, addentrandomi in un mondo per me fino ad allora sconosciuto. Intrapresi un percorso formativo cercando di approfondire la mia conoscenza alla luce di una visione olistica della persona inserita in un ambiente, in quanto mi rendevo sempre più conto di come proprio l’ambiente potesse interferire con i nostri processi fisiologici fino a scatenare patologie all’epoca poco conosciute, almeno nella nostra tradizione illuministico-occidentale.
Nei primi anni ‘90 diventai allieva di persone che mi aprirono orizzonti fino ad allora sconosciuti, come l’Arch. Gigi Capriolo e il Prof. Walter Kunnen, e cominciai a frequentare corsi e seminari in giro per l’Europa, studiando appassionatamente ed accorgendomi sempre più dei limiti di tutto ciò che avevo dato per scontato, in quanto “scientificamente dimostrato”, sino a quel momento.
Ho cercato di analizzare le origini spesso dimenticate dell’architettura e di comprendere quale fosse il “filo rosso” comune alle diverse tradizioni.
In questo libro, cercherò di raccogliere la mia esperienza trentennale secondo quella visione olistica che mi ha portato alla certificazione geo-bio® e alle sue applicazioni. Affronterò diverse tematiche, cercando di far comprendere come l’importanza sia non tanto nell’argomento trattato, ma nell’approccio e nel metodo. Tale certificazione era diventata una svolta quasi obbligata per poter fornire un metodo ed una verifica a doppio cieco (anche da parte dei medici) che potesse dare credibilità a un approccio che negli anni ‘90 non era ritenuto in linea con la scienza “ufficiale”.
Mi auguro in tal modo di fornire al lettore lo spunto per iniziare a vedere OLTRE, e di contribuire così ad incuriosire per la partenza o l’approfondimento di un individuale percorso di innalzamento del livello di coscienza, partendo dal rispetto ambientale per arrivare al nostro sé più profondo, magari fino al Sé.
Infine, ci tengo a dire che nella mia ricerca, prima pian piano e poi con intensità crescente, si sono manifestate sempre più “coincidenze” (vedi il libro “Lo sguardo dell’anima” di Grazia Francescato, ed. Mediterranee), che mi hanno fatto sentire a fianco la presenza della figura di San Michele, senza il quale oggi non sarei su questo cammino.
Arch. Graziana Santamaria
La terra è un essere vivente il cui sistema biologico è formato da correnti energetiche di natura diversa, da reti telluriche e cosmiche che entrano in relazione con l’uomo, l’urbanistica e l’architettura, il mondo animale, vegetale e minerale. Oggi ricorriamo a termini come architettura bioenergetica, sostenibile, bioarchitettura, bioedilizia, ecologia, cibi bio, agricoltura biologica, per definire ciò che invece da sempre ha avuto la dignità di una disciplina conosciuta dagli antichi maestri, dagli albori della storia alla presunzione tecnologica attuale.
Questo libro intende collegare l’attualità al sapere antico, individuare il nesso che unisce la costruzione di antichi villaggi antropomorfi africani con l’attuale Brasilia, collegare l’energia dei luoghi ai suoi prodotti e alle tradizioni, e all’importanza dell’acqua e della sua memoria nella caratterizzazione della vitalità di tutta la filiera dall’urbanistica, al comparto turistico, agli alimenti.
Un cammino alla ricerca di “un filo rosso” che unisca la storia dell’architettura, della geobiologia, alla lettura energetica dei luoghi e dei suoi prodotti alla vitalità della Terra e porga una speranza di vitalità dei suoi abitanti animali, vegetali e minerali.
Alcuni argomenti di questo libro fanno parte del corso sperimentale “Salus per Gaia”, avviato nella primavera 2012 in collaborazione con il CITTAM (Centro Interdipartimentale di ricerca per le Tecniche Tradizionali in Area Mediterranea) dell’Università Federico II di Napoli, che l’autrice sta divulgando anche in altre città italiane.
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