http://www.liberodiscrivere.it/biblio/scheda.asp?OpereID=162529
L’evento ha il Patrocinio di: Società Economica (di cui si ringrazia l’Ufficio di Presidenza e in particolare la Prof.ssa Rita Guardincerri per l’appoggio concreto e determinante); Circolo Culturale L’Agave (di cui si ringrazia la Presidente Mirna Brignole per aver inserito l’evento tra quelli dell’Associazione e per la partecipazione alla presentazione per un graditissimo saluto).
L’ingresso e la partecipazione sono liberi. L’evento ha uno scopo benefico.
L’autore metterà a disposizione copie del romanzo che verrà presentato e di altre sue pubblicazioni in prosa e in versi (tra queste ultime una antologia tratta dalle sei raccolte di poesie edite che raggruppa, oltre al meglio delle stesse, 40 commenti di amici di penna e non, dal titolo Aiseopoesia).
Il ricavato della vendita e di eventuali libere offerte andrà totalmente a favore dell’Istituto per il Baliatico di Chiavari di cui è presidente Giovanni Nicola Dallorso. L’Istituto che ha avuto vita a inizio Novecento non è un residuo storico di tempi andati come molti chiavaresi possono pensare guardando la targa in marmo vetusta sotto i portici di Corso Garibaldi. Negli ultimi anni ha avuto nuova vita legata sia alla capacità di chi lo dirige e di quanti prestano la loro opera sia alle crescenti richieste di aiuto di mamme in difficoltà che fanno letteralmente la fila davanti ai suoi uffici per avere sussidi. Tra emigrazione e nuove povertà sono realtà da riscoprire e valorizzare con un aiuto concreto.
Mirna Brignole (presidente Centro di Cultura L’Agave di Chiavari) – Roberto Napolitano (presidente Società Economica di Chiavari) – Giovanni Nicola Dallorso (presidente Istituto per il Baliatico di Chiavari)
“Luce sul Mare” raccoglie storie di luce, di mare e di vento con “personaggi, animali e cose”. Le storie si svolgono nell’arco di un anno, da estate a estate, con l’ambizione tuttavia di essere proiettate in uno spazio infinito e senza tempo, quello dell’universale che ci precede e ci segue e di cui non riusciamo a percepire, alla prima, altro che immagini e voci del quotidiano. Pietro e Chiara, Lorenzo e Lidia sono le due coppie protagoniste. Portano i loro drammi e passioni, certezze e contraddizioni, sempre in equilibrio precario, sul set di una Liguria di riviera proiettata sul mare, fascinosa di luce e di onde, e di una Genova verticale e asimmetrica, ricca di storia, che, dall’alto dei suoi palazzi e torri e delle sue facciate strette nei vicoli declinanti al porto, veglia sulla tazzina di caffè fumante di
un bar all’aperto o sugli spruzzi che il vento a folate sparge dalle fontane sui passanti così come ha fatto nei secoli su quanti da lì sono partiti o lì sono giunti da ogni angolo del mondo. L’autore con questo racconto vuole anche e soprattutto aiutarci a riflettere sul fatto che: Le parole abitano in noi prima ancora che le pronunciamo, prima che le leggiamo, prima che le ripetiamo. A volte ci sembrano nuove, pregnanti, significanti, capaci di cogliere il vero nucleo di un concetto, altre volte paiono solo necessarie a comunicare, altre ancora riecheggiano inutili se non addirittura fastidiose al nostro stesso orecchio creando sconcerto. Se le
pronunciamo dinanzi alla riva del mare molto spesso si muovono sulla sua superficie leggere e senza peso come fossero prive di significato. Non è mai
così, invece, per la voce del mare che ripete, dalla notte dei tempi, il suo canto fascinoso e, come una sirena, si impossessa di noi e ci possiede senza stancare mai. Alla sua voce si unisce il vento in una sinfonia che va dall’adagio-pianissimo in crescendo fino al boato con cui si frange e scuote e si inerpica sulle rocce accompagnando l’onda che scava indomabile profondi calanchi. In questo gioco la luce è sempre presente pur se non appare: sta nascosta dentro il mare anche quando si è nel chiuso di una stanza e questo ci risacca dentro. La luce è allegoria metafisica che, divinamente, scopre e ricopre il mistero della vita rimanendo, contemporaneamente, presenza e assenza. Ed è la luce che parla al vento e gli racconta il mare in una narrazione senza fine che incanta come una magia srotolandosi e riavvolgendosi sopra il nostro brusio, le nostre tentennanti oscurità e i nostri, spesso inaccettabili, limiti.
Francesco Brunetti, medico, vive e lavora a Chiavari. Ha pubblicato 6 raccolte di poesie: “Lune di mare” (2003), “Frammenti di luce” Liberodiscrivere ed., “Viola della sera” (2006) Gammarò ed., “L’ombra del verso” (con Guido De Marchi, 2008) Liberodiscrivere ed. e “Strane idee” (2010) Liberodiscrivere ed.
Inoltre una raccolta antologica dal titolo “Aiseopoesia” (2012) Liberodiscrivere ed. È coautore dei romanzi di scrittura collettiva: “Tr@mare” (2007) e “Il volo dello struffello” (2007) Liberodiscrivere ed. e autore del romanzo “Tuciao” (2011) Liberodiscrivere ed. pubblicato anche in e-book. La traduzione in inglese dello stesso è da poco presente in e-book sempre per Liberodiscrivere ed. con il titolo Heyou.