Luigi Maria D’Albertis

“Alla Nuova Guinea. Ciò che ho veduto e ciò che ho fatto”

Cronache, e molto di più, di Luigi Maria D’Albertis,

avventuroso esploratore genovese del secondo Ottocento.

 

giovedì 30 giugno 2011, ore 18 

Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Corso Dogali 18 - Genova

 

Incontro aperto al pubblico intorno al libro di Luigi Maria d’Albertis “ALLA NUOVA GUINEA - Ciò che ho visto e ciò che ho fatto”, riduzione a cura di Anna d’Albertis, edito da Liberodiscrivere, ora disponibile anche in lingua inglese. 

 

Intervengono: Maria Camilla De Palma direttrice del Museo delle Culture del Mondo; Francesco Tomasinelli divulgatore scientifico e consulente ecologico-ambientale; Francesco Surdich storico delle esplorazioni; Fabio Penati, naturalista e museologo; Elisabetta Gnecchi Ruscone antropologa. Sarà presente la curatrice delle pubblicazioni Anna d’Albertis.

 

Luigi Maria D’Albertis (1841-1901), fu esploratore e cultore di scienze naturali. Viaggiò in Nuova Guinea tra il 1871 e il 1877, raccogliendo un grande numero di animali e piante. Lui stesso pubblicò in lingua inglese i suoi diari nel 1880 con il titolo “New Guinea. What I did and what I saw”. Anna d’Albertis, che si è innamorata di questo personaggio scomodo ed ingombrante – ma prorompente e affascinante - ne ha voluto trasmettere la testimonianza riducendo il suo scritto in una versione più appetibile al giorno d’oggi, ora disponibile sia in italiano che in inglese.

 

Con il contributo dei diversi specialisti che partecipano a questo incontro, vedremo come la Nuova Guinea resta, dopo più di 130 anni, un’avventurosa destinazione per grandi viaggiatori ed una delle terre meno esplorate del pianeta, con una straordinaria biodiversità. La figura di Luigi Maria d’Albertis verrà collocata all’interno delle esplorazioni della seconda metà del XIX secolo e saranno presentati, in termini di esemplari raccolti, nuove specie descritte e lavori pubblicati, i risultati scientifici ottenuti dallo studio dei materiali naturalistici da lui raccolti nel corso dei diversi viaggi. Attraverso le stesse parole di Luigi Maria, che verranno lette nell’incontro, percepiremo lo spirito che lo spinse verso la Nuova Guinea, i suoi sogni e le sue speranze: egli infatti ci racconta le sue impressioni sui nativi e il suo desiderio di addentrarsi ancora oltre, di raggiungere luoghi sempre più esotici, selvaggi, inesplorati, di scoprire nuove specie di piante e animali. Le sue parole rivelano il fascino e allo stesso tempo la repulsione suscitati in lui dalle donne e dagli uomini della Nuova Guinea. Quella di Luigi Maria d’Albertis non è l’unica voce in questa storia. Il suo libro “Alla Nuova Guinea. “Ciò che ho veduto e ciò che ho fatto” è una fonte preziosa di informazioni sugli oggetti etnografici che ha raccolto e lasciato al cugino Enrico Alberto: di questi, esposti oggi nel museo,  verremo a scoprire quando li ha ottenuti, da chi, in che maniera, oltre a comprendere il loro impiego. Questi oggetti sono stati protagonisti di un incontro/scontro epocale tra membri di culture completamente differenti e tuttora sembrano giungere da un luogo lontano ed inaccessibile.

 

INFO TECNICHE SUL LIBRO 

VERSIONE ITALIANA: Autore, Luigi Maria D’Albertis; Curatore: riduzione a cura di Anna D’Albertis; Titolo, ALLA NUOVA GUINEA - Ciò che ho veduto e ciò che ho fatto; ISBN 9788873883104; Pagine 160; Prezzo 14,00 Euro; Editore Liberodiscrivere®.

 

ENGLISH VERSION: writer, Luigi Maria D’Albertis; NEW GUINEA - What I Did and What I Saw, abridged version by Anna D’Albertis; ISBN 9788873883111; 258 pages; 16,00 Euro; Edizioni Liberodiscrivere®.

 

INFO: 

Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo: Tel. 010.2723820 – 010.2723464 

e-mail: castellodalbertis@comune.genova.it; castellodalbertis@solidarietaelavoro.it

 

www.Liberodiscrivere.it

Antonello Cassan editore di Liberodiscrivere®

Tel.+39.010.540464 - Cell. +39.335.6900225 - mail: acassan@liberodiscrivere.it

Maria Camilla De Palma (n. 1964) Direttrice di Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo di Genova dal 1991, ha realizzato mostre, laboratori ed attività didattiche sulle culture delle popolazioni indigene di Africa, America e Oceania, in dialogo con le popolazioni di provenienza delle collezioni così come con le comunità di cittadini immigrati.  Ha svolto ricerca sul terreno tra i Wayuù del Venezuela e tra i Bororo del Mato Grosso brasiliano, avviando tra questi ultimi un progetto di comunicazione tra museo e indigeni, che ha portato alla creazione di un Centro Culturale nel villaggio brasiliano di Meruri (Mt) e di una mostra dialogica a Genova. Grazie ad una borsa di studio del The Getty di Los Angeles, ha collaborato con l’Hopi Tribal Council (Arizona) e il National Museum of Natural History (Smithsonian Institution, Washington) per il coinvolgimento degli Hopi nella rappresentazione della loro cultura in museo. In collaborazione con il Peabody Museum of Ethnology and Antropology (Harvard University) ha effettuato una repatriation sui generis all’Instituto Hondureno de Antropologia e Historia di due frammenti maya del sito di Copàn, Honduras. E’ stata membro del Comitato Esecutivo della sezione di Etnografia (ICME) dell’International Council of Museums (2001-2003) e socia fondatrice di Simbdea, Società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici. Pubblica e opera nel settore dell'antropologia museale, dell’inclusione sociale, del collezionismo extraeuropeo e dell’uso interculturale del patrimonio museale da parte delle comunità di cittadini immigrati da paesi extraeuropei. 

 

Elisabetta Gnecchi-Ruscone, antropologa, da oltre vent’anni i suoi studi sono rivolti all’Oceania, in particolare la Papua Nuova Guinea, dove ha svolto una ricerca sul campo tra i Korafe. Docente di antropologia all’Università Milano-Bicocca e all’Università di Lucerna, ha collaborato con il Museo delle Culture del Mondo - Castello D’Albertis di Genova e con il Museo delle Culture di Lugano. Principali pubblicazioni: From New Guinea 1872-78 to Genova 2004 : Recovering Luigi Maria D’Albertis’ collection, in Journal de la Societé des Oceanistes, 2011 ; Oceania, 2010 per la serie « Dizionari delle Cilviltà » Electa Mondadori, edizione Francese per Hazan, 2011 ; Antropologia dell’Oceania (con A. Paini), 2009 Raffaello Cortina Editore ; Il Ventaglio Tahi’i, e Le Clave Scolpite delle Isole Figi in: F. P. Campione “Arte per Metamorfosi”, 2007, Mazzotta Editore ; Parallel Journeys in Korafe Women’s Laments (Papua New Guinea) in Journal de la Société des Océanistes, n. 124, 2007 ; Da ragazza tra i Korafe: riflessioni sui ruoli di un’antropologa durante la ricerca sul campo in: L. Brutti e A.Paini “La terra dei miei sogni” 2002, Meltemi Editore. Canti aborigeni australiani: da canti rituali a testi letterari, il contesto storico culturale, in “Culture” vol.13, 2001 ; Changing feasts:Church day as Negation of Vasài” in: T. Otto e A. Borsboom “Cultural Dynamics of Religious Change in Oceania”. 1997, KITVL Press.

 

Fabio Penati nato a Milano il 28 febbraio 1960, nel 1985 si laurea con lode in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Pavia. Da gennaio 1986 a maggio 2007 lavora come direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (prov. di Sondrio), dove riallestisce ex novo tutte le esposizioni permanenti, riorganizza ed incrementa le collezioni, sviluppa ed amplia sia le attività didattiche che le iniziative di promozione culturale e nel 1990 riporta in vita il periodico scientifico “Il Naturalista Valtellinese”, pubblicato nel 1885. Da giugno 2007 a gennaio 2011 lavora come conservatore di entomologia presso il Museo civico di Storia naturale “Giacomo Doria” di Genova, quindi a maggio 2011 è trasferito a Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo. Naturalista e museologo, ha declinato la passione innata e le competenze nel campo delle scienze naturali pubblicando una cinquantina di lavori scientifici, prevalentemente di argomento entomologico, e partecipando alle attività istituzionali di commissioni scientifiche e comitati di gestione di aree protette in provincia di Sondrio. Inoltre, ha scritto alcuni libri e contribuito a varie iniziative editoriali in ambito naturalistico: in particolare, ha pubblicato numerosi articoli sulla rivista Oasis.

 

Francesco Surdich, docente di Storia delle esplorazioni e scoperte geografiche presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Genova, dove insegna anche Letteratura di viaggio, e dove a partire dal 1° novembre 2008 ricoprirà la carica di Preside, ha al suo attivo oltre duecento contributi scientifici apparsi sulle principali riviste  storiche e geografiche, in opere miscellanee e in atti di convegni nazionali ed internazionali, nonché diversi volumi, tra cui Momenti e problemi di storia delle esplorazioni (1975), Fonti sulla penetrazione europea in Asia (1976), Verso il Nuovo Mondo. L’immaginario europeo e la scoperta dell’America (2002), L’attività missionaria, politico-diplomatica e scientifica di Giuseppe Sapeto. Dall’evangelizzazione dell’Abissinia all’acquisto della baia di Assab (2005), La via della seta. Missionari, mercanti e viaggiatori europei in Asia nel Medioevo (2008). Nel 1975 ha fondato la Collana “Studi di storia delle esplorazioni”, che tuttora dirige e nell’ambito della quale cura ogni anno la pubblicazione del periodico Miscellanea di Storia delle esplorazioni.

 

Francesco Tomasinelli trentanove anni, laureato in Scienze Ambientali Marine presso l’Università di Genova, è stato da sempre affascinato dalla natura, soprattutto dalle sue espressioni più insolite. Ha lavorato in Italia e negli Stati Uniti in grandi acquari, per poi dedicarsi all’editoria, alla divulgazione scientifica e alle consulenze ecologiche e ambientali per aziende e studi professionali. Come fotogiornalista collabora con molte case editrici e riviste, soprattutto nel settore scienza e turismo, oltre che con alcune agenzie fotografiche in Italia e all’estero. E’ specializzato in fotografia scientifica, di natura, lavoro e viaggio. Con Emanuele Biggi ha curato diverse mostre scientifiche, esposte in vari musei italiani, tra cui Arachnida, Copioni e Copiati e Predatori del Microcosmo.

 

Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Corso Dogali 18 - Genova

Ma.- merc.-ven.: 10-18

Sab. e dom. : 10-19

Musei fuori orario per le sere d’estate a Castello D’Albertis

Tutti i giovedì dal 16 giugno al 15 settembre 2011

ore 10-22 apertura parco e caffetteria

ore 13-22 apertura museo (ingresso € 4,50)

ore 18-22 Happy hour in caffetteria (€ 8)

ore 21,00 e 21,30 visite guidate ai “passaggi segreti del Castello”
ingresso museo + passaggi segreti € 6; ingresso museo + passaggi segreti + Happy hour € 13

INFO: 

Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo: Tel. 010.2723820 – 010.2723464 

e-mail: castellodalbertis@comune.genova.it; castellodalbertis@solidarietaelavoro.it

 

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